Giovanni Rossi

Due autori di successo per una saga pluridecennale che ha fatto storia: dopo il T-1000, dopo tutto il parentado di casa Connor e dopo i mille, caotici futuri-presenti-passati, Paul Anderson e Damon Lindelof ci danno sotto con la loro visione antitetica di come Terminator dovrebbe andare avanti. O almeno ricominciare. O, se non altro, riprendere dai fasti di un tempo e tornare dove dovrebbe essere. Insomma, prima che Skynet esca (ancora) di senno, qualcuno potrebbe metterci una pezza sopra. Con buona pace, forse, per l'ex Governatore della California.

Durante il secondo conflitto mondiale c'è stata una compagnia di piloti davvero speciale: è la Tuskegee Airmen, composta esclusivamente da ufficiali africani e americani. Per la regia dell'esordiente Anthony Hemingway, questo ennesimo tassello cinematografico sullo sfondo della guerra più mondiale del secolo scorso ha la benedizione diretta di George Lucas, un nome che non ha bisogno di presentazioni. L'uscita nei cinema è ancora lontana, ma il trailer di Red Tails è già un assaggio non indifferente delle evoluzioni aeree di questi eroici pionieri bellici.

Con un buon riscontro di pubblico e critica all'uscita in sala prima del periodo estivo, Thor si è meritato un sequel prossimo venturo, ma con una variabile non calcolata: Kenneth Branagh, lo shakespeariano regista che ha infuso la vita di Asgard nella sua divina celluloide, non sarà dietro la macchina da presa per la seconda volta. Una decisione presa per svariati impegni televisivi e teatrali, ma tanto basta all'attore Chris Hemsworth per manifestare tutto il suo disappunto di fronte ad una scelta del genere. E il suo leggendario martello si è scagliato sulle pagine del Los Angeles Times.

Ebbene sì, colui che disse Io sono leggenda e che continua ad indossare per la terza volta l'abito segretissimo dei Men in Black è il l'ultimo papabile per il fantasmagorico cast della prossima pellicola diretta da un nome che è tutto un programma: Quentin Tarantino. Lo Spaghetti-Western del papà di Pulp Fiction sembra avere i giusti colpi in canna per sbancare il botteghino, e la macchina da presa avrà di che sbizzarrirsi. Con una proposta del genere, persino Bill e La Sposa non rifiuterebbero un invito a nozze per Django Unchained.

Puntando alla proiezione in sala per il 2012, l'horror psicologico di Xavier Gens con Milo Peter Petrelli Ventimiglia tra i comprimari della vicenda a tinte fortissime rischia di catalizzare l'attenzione per il suo tono visionario. Non un altro splatter a basso costo, quindi, ma una vicenda claustrofobica con tutti i crismi che oltreoceano, alla Comic Con di San Diego, si è guadagnata un cantuccio d'onore. C'è ancora da aspettare prima di vedere il risultato definitivo, ma le premesse sono più che promettenti. Che sia davvero il caso di farci un pensierino sopra?

La notizia ha dell'epocale, un po' come la sperata svolta della presidenza Obama, ma al cinema. E non solo. L'anno scorso circolava infatti la voce che per The Amazing Spider-Man ci sarebbe stato un attore di diversa etnia a ricoprire il ruolo, finora tipicamente caucasico, di Peter Parker. Tali voci, con la scelta di Andrew Garfield, si rivelarono infondate, ma il diretto interessato, Donald Glover, non è stato lì ad aspettare e si è appropriato di un altro ruolo di spicco, quello per Afro Samurai. Insomma, dalle ragnatele alle katana il passo, almeno nel mondo dei fumetti, è davvero breve.

Con il quarto briefing su celluloide, l'adattamento della celebre serie televisiva subirà un leggero ritardo nella programmazione, precisamente dal 16 al 21 Dicembre 2011. La decisione è stata presa per evitare il potenziale intralcio di un altro agente segreto: Ethan Hunt si sarebbe infatti dovuto confrontare con Sherlock Holmes: A Game Of Shadows, sequel del blockbuster del 2009. La sfida, però, cambia solo il campo di battaglia: a dare del filo da torcere a Tom Cruise ci saranno, rispettivamente, una donna con uno strano tatuaggio, un'ora davvero buia e il solito Liocorno di Spielberg.

Francis Ford Coppola, nome indiscusso della macchina da presa a stelle e strisce, stavolta si è inventato un bel poster contest per la sua ultima creatura, l'horror Twixt. E' infatti disponibile su Facebook un sondaggio grafico per scegliere la propria locandina preferita fra le 4 messe ai voti e sperare che vada davvero ad illuminare i botteghini delle sale. Un esperimento interessante per una pellicola altrettanto inusuale con Val Kilmer ed Elle Fanning. E dal genio di Apocalypse Now non ci si poteva aspettare di meno.

L'arcinemico per antonomasia del villaggio di funghi più famoso delle foreste televisive ha preso finalmente vita ne I Puffi, prossimo blockbuster 3D in live action. L'attore di lungo corso Hank Azaria, intervistato per l'occasione, ha infatti prestato anima e corpo a Gargamella, l'eccentrico villain desideroso di mettere le mani sul pacifico villaggio di Grande Puffo. Anche nel cuore della Grande Mela, se necessario.

Con la scorpacciata al botteghino di Super 8, delizia per i palati estivi, J. J. Abrams non ha certo ammainato le vele con l'astronave più famosa dell'universo catodico. Star Trek, che nel 2009 ha fatto decisamente cambiare rotta alla serie con un reboot in celluloide, è pronto ai nastri di partenza con il suo sequel. Non uscirà a breve, ma intanto i nuovi Kirk & Spock non saranno abbandonati a se stessi: la produzione della pellicola, dopotutto, è a poco più di sei mesi di distanza. Data terrestre, ovviamente.

Con un incasso raggranellato finora di oltre centocinquantacinque milioni di dollari, il mirabolante Super 8 è destinato a diventare una delle greatest hits cinematografiche dell'estate 2011. Uno dei comprimari della pellicola, il giovanissimo Joel Courtney, ha rilasciato un'intervista (riportata nel video in calce all'articolo) in cui commenta le prime fasi del suo ingaggio per la pellicola e l'esperienza vissuta durante le riprese del film. E' un ragazzino, ma pare saperla davvero lunga. E J. J. Abrams, benedetto da Steven Spielberg, non si è fatto sfuggire un altro colpo sicuro al box office.

Continuano a proteggere la Terra dalla feccia dell'Universo, e continuano a farlo con stile. Gli uomini in nero portati al cinema nel 1997 da Barry Sonnenfeld con l'inossidabile coppia Will Smith-Tommy Lee Jones iniziano a scaldare i motori per il 25 Maggio 2012, data del loro terzo incontro ravvicinato in sala. Dopo il capitolo numero 2 della saga tratta dal fumetto di Lowell Cunningham, gli Agenti del MIB si preparano ancora a far man bassa di complotti extraterrestri con le armi più astruse della Galassia. E se vi aspettate soltanto il pistolino del primo film, vi siete fatti un'idea sbagliata.

In una conferenza presso il Soho Hotel il regista John Lasseter, eminenza grigia della lucidissima Pixar, si è dovuto destreggiare tra la presentazione del nuovo capitolo del suo Cars e le insistenti voci di corridoio sul prossimo Toy Story 4. Affiancato per l'occasione da Sir Michael Caine e Jason Isaacs, assieme alla produttrice Denise Ream, il papà della lampadina salterellante è quasi riuscito nel difficile compito di chiudere i coperchi di pentole che ribollivano forse un po' troppo. E tutto per colpa di Tom.

Dopo l'esperimento cinematografico di Limitless, recente pellicola con un sempre più smagliante Bradley Cooper ed un inossidabile Robert De Niro, il regista Neil Burger, al timone del tempestoso adattamento in celluloide delle avventure videoludiche di Nathan Drake, si concede l'avance di un altro colpo grosso: un film su Bonnie & Clyde, leggendaria coppia di fuorilegge degli Anni '30. Così, mentre prende piede soprattutto forma la prima trasposizione in sala di Uncharted Drake's Fortune, i progetti per il futuro del regista saranno sempre all'insegna della fuga. Senza limiti, insomma.

Con il talento sregolato di Robert Rodriguez al timone dei prossimi, squinternati sequels di Machete, pellicola dannatamente pulp con un grandioso Danny Trejo, il comprimario Jeff Fahey, interprete del doppiogiochista Michael Booth nel capitolo iniziale di questa sanguinolenta saga, ha annunciato il suo prossimo ritorno. E' vero, nel film era proprio morto stecchito, ma Pulp Fiction insegna che gli schemi narrativi possono essere facilmente sovvertiti con una buona idea di fondo. E se Rodriguez vuole persino andare nello spazio col terzo capitolo della trilogia, i lampi di genio sono all'ordine del giorno.

Adrianne Palicki, salita sfortunatamente alla ribalta dopo che la NBC ha reciso di netto la produzione catodica del nuovo serial su Wonder Woman, è stata scritturata per G.I. Joe: Cobra Strikes, l'immancabile sequel della pellicola spaccatutto del 2009. Messa in armadio la tutina supereroica - ancora debitamente imbustata dalla lavanderia, visti i mesti risultati castrati ancor prima del nascere - la ex star del Friday Night Lights darà man forte ai soldatini della Hasbro che, divenuti in carne ed ossa, sono pronti a schiacciare la viscida testa del Cobra. Di nuovo.

Che l'acclamato regista dei due, versatilissimi Hellboy non badi a spese in tema di fantastico è cosa risaputa. Durante la kermesse statunitense ha rincuorato gli amanti del genere: ci sarà spazio per abomini con troppe zampe e camminatori metallici pronti ad abbattere le peggiori minacce sulla faccia della Terra. Così, dopo la tempestosa vicenda del doppio prequel della Trilogia dell'Anello, ora nelle mani hobbit di Peter Jackson, l'autore dell'allegorico Il labirinto del fauno dovrà sudare le sette, proverbiali camicie digitali per risistemare il bailamme della sua prossima creatura.

L'attore Rhys Ifans, noto per il suo ruolo in Notting Hill e in altre pellicole come la prima parte del finale di saga di Harry Potter, è stato arrestato durante la kermesse di San Diego a seguito di un vivace alterco con lo staff della sicurezza. Con la Sony corsa ai ripari proprio nel periodo di presentazione del reboot dell'arrampicamuri, l'uscita di Ifans dalla porta di servizio della Comic Con è soltanto l'ultima di una inevitabile passerella di celebrità che hanno sperimentato qualche incontro troppo ravvicinato con i tutoli della legge. Poco importa se dotate di poteri mutanti o meno.

Forte della promozione di Cowboys & Aliens, rutilante pellicola di Jon Favreau (patrono filmico dei due Iron Man), l'interprete di Han Solo mette da parte i panni da pistolero contro l'invasione extraterrestre per vestire quelli di uno sceriffo entrato nella leggenda a stelle e strisce: Wyatt Earp. Con un unico, nemmeno troppo insignificante dettaglio narrativo: la pistola selvaggia dell'O.K. Corral ha deciso stavolta di sfidare nientemeno che Al Capone nella Los Angeles degli Anni '20. Nemmeno il più curioso dei mash-up avrebbe osato tanto, ma qualcuno, in realtà, ci aveva già pensato.

Una partenza col botto, non c'è che dire. Captain America: The First Avenger ha debuttato negli USA con l'incasso di sessantacinque milioni di dollari nel suo primo weekend in sala, facendo ben sperare in un guadagno superiore al budget della pellicola da centoquaranta milioni e anticipando un sequel di diritto. Le gesta eroiche di Cap si affiancano ad un altro degli Avengers, il divino Thor, che ha esordito con la stessa cifra al botteghino statunitense, finendo poi per incassare quattrocentoquarantasei milioni di dollari in tutto il mondo. Insomma, parlare di supereroi funziona ancora.

Forgia instancabile di anticipazioni, la Convention di San Diego ha messo in mostra i muscoli di Haywire, ultima fatica cinematografica di Steven Soderbergh, Re Mida di Hollywood, col trailer in calce alla notizia. Conosciuta fra gli American Gladiators col nome di battaglia di Crush (al secolo Gina Carano per la Mixed Martial Arts), la nerboruta star della pellicola, ritenuta morta dopo un complotto, torna alla ribalta per sistemare i conti. Niente di nuovo sotto il sole, ma ci vuole stile per starci, sotto il sole. E Soderbergh ne ha da vendere.

Ci sta lavorando senza sosta da quasi un decennio, e per un tipo come il regista di ET (giusto per pescare a caso una pizza cinematografica dalla sua galleria sterminata) non si può lasciare niente al caso. Eppure per lo script del quarto capitolo dei dinosauri giurassici qualcosa è andato storto: prima abbozzato, poi mai terminato, subito dopo rimandato a data da destinarsi...Almeno fino a quando non è giunto l'annuncio rivelatore. Steven Spielberg lo ha confermato: questo quarto capitolo s'ha da fare. Complici un ragazzino, il suo fidato segugio e nientemeno che un Liocorno.

Ok, la vita di un supereroe non è di certo delle migliori, per giunta in un cross-over Marvel come il prossimo The Avengers in celluloide. Insomma, già solo immaginarsi di mettere insieme Captain America, Iron Man, Thor ed Hulk è un'impresa sulla carta, figurarsi al cinema, dove lo spettro di adattamenti raffazzonati è dietro l'angolo. Devono aver pensato questo i fan di Stan Lee nell'attesa del primo Vendicatore in pellicola, giunto in sala in grande spolvero e con almeno quattro buoni motivi per guadagnarsi un posto d'onore nel panorama cinefilo estivo. Siete pronti a scoprirli?

La Galassia trekker riavviata nel 2009 non è ancora pronta per il teletrasporto in sala. La serie pluriquarantennale di Star Trek, rivitalizzata dalle menti creative che hanno partorito Lost, non bisserà a breve i botteghini di tutto il mondo. Il pozzo senza fondo che corrisponde al dedalo di idee di di J.J. Abrams, regista televisivo e cinematografico affiancato dall'onnipresente trio Damon Lindelof-Alex Kurtzman-Roberto Orci, si prenderà ancora il tempo necessario per sfornare il secondo capitolo dei nuovi Kirk e Spock. Anche se l'attesa sarà ben ripagata.

14 Giugno 2013: no, nessuna previsione Maya di dubbio fondamento, ma la data che Warner Bros ha scelto per le nuove imprese dell'Uomo d'Acciaio firmate, stavolta, da Zack Snyder (Mister 300, per capirsi). Inizialmente previsto per Dicembre 2012, la decisione di posticipare Superman The Man of Steel all'estate successiva è stata prontamente adottata per lasciare spazio ad altri...Mezz'uomini. E non solo.