Zodiac, David Fincher ricorda le tensioni con Jake Gyllenhaal sul set: "Era distratto"

Zodiac, David Fincher ricorda le tensioni con Jake Gyllenhaal sul set: 'Era distratto'
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Intervistato dal New York Times per parlare di Mank in vista della sua imminente uscita su Netflix, David Fincher ha raccontato nel dettaglio il suo "scontro" con Jake Gyllenhaal sul set di Zodiac.

"Jake era nella poco invidiabile posizione di essere molto giovane e avere molte persone in competizione per la sua attenzione, mentre lavorava per qualcuno che non ti permette di prendere un giorno libero", ha spiegato il regista. "Credo che tu non debba avere niente nella tua visione periferica. Penso che la filosofia di Jake fosse influenzata da qualcosa: aveva fatto un sacco di film, anche da bambino, ma non credo che gli fosse mai stato chiesto di concentrarsi sui dettagli, e penso che fosse molto distratto."

Fincher ha raccontato che, durante le riprese del film, Gyllenhaal veniva costantemente inviato dai suoi agenti a promuovere la sua partecipazione in Jarhead nel circuito dei festival americani, tra cui Santa Barbara, Palm Springs e Catalina: "Il suo manager e i suoi stupidi agenti venivano dalla sua roulotte a pranzo per parlargli della copertina di GQ e di questo e di quell'altro. Veniva rosicchiato a morte dalle anatre, e non da anatre particolarmente intelligenti. Sono entrati nella sua visione, è per lui era difficile colpire la palla."

I due hanno poi appianato le tensioni verso la fine della produzione, con Gyllenhaal che si è persino scusato per il suo comportamento. "Ci sono sicuramente momenti in cui posso essere duro se vede qualcuno andare a rilento" ha ammesso Fincher. "Le persone affrontano momenti difficili tutto il tempo. Capita anche a me. Perciò cerco di essere compassionevole al riguardo. Ma stiamo parlando di 400 mila dollari al giorno. E potremo non avere la possibilità di rifarlo."

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