X-Men - Giorni di un futuro passato, Hugh Jackman parla di Bryan Singer e dei cinefumetti

Hugh Jackman, il Wolverine cinematografico, è tornato a parlare di X-Men - Giorni di un futuro passato e del regista Bryan Singer: "siamo tutti diversi da come eravamo ai tempi dei primi due X-Men ma in lui c'è ancora quella fiducia e quell'essere brillante. Ha fatto numerosi film, tutti diversi tra loro. E penso che adora la sfida di quest'ultimo film. So che è una grande sfida e lui non la sta prendendo alla leggera. Credo che il film sarà eccezionale, grazie a lui.". "E' affascinante come il mondo dei cinefumetti è cambiato da quando ho fatto il primo X-Men" continua "Bryan non permetteva che circolassero i fumetti sul set. Aveva paura che gli attori li leggessero e fornissero delle performance sopra le righe e bidimensionali. Quella era la percezione dei fumetti a quei tempi, sebbene X-Men non fosse cosi. Era un fumetto sofisticato nei temi e nella politica. Ma Bryan era spaventato da quello a quei tempi, e ora il mondo è cambiato. Non c'era il genere dei cinefumetti quando girammo il primo X-Men e ora dovete ringraziare Bryan e la Fox per essersi presi questo rischio e aver lanciato il genere". Jackman ha poi spiegato che pensa che, un giorno, i cinefumetti saranno riconosciuti anche agli Oscar: "Heath Ledger ha vinto un Oscar per la sua performance quindi credo che l'Academy li veda. E credo che guardino la qualità e le aspirazioni dei registi. Penso la stessa cosa delle commedie. Penso sempre che l'Academy snobbi le commedie, ma solo Dio sa quanto sono difficili da realizzare. Ad esempio penso che Le amiche della Sposa necessitasse di maggiori riconoscimenti".