Wonder Woman 1984, Gal Gadot: "Non sarei tornata se la paga non fosse stata adeguata"

Wonder Woman 1984, Gal Gadot: 'Non sarei tornata se la paga non fosse stata adeguata'
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L'interprete di Wonder Woman Gal Gadot ha recentemente rivelato che era pronta a rifiutare di girare il sequel del cinecomic DC nel caso in cui il contratto e la paga non fossero stati adeguati.

Gal Gadot sa quando puntare i piedi, e recentemente lo ha fatto per ottenere un compenso più equo per la sua performance in Wonder Woman 1984.

L'attrice, che non si è mai tirata indietro quando c'è da tirar fuori voce per le questioni importanti, ha rivelato ai microfoni di Elle di aver dovuto contrattare per ottenere un aumento del compenso per la sua interpretazione di Diana Prince a.k.a. Wonder Woman sul grande schermo.

Questo perché per il primo film Gadot, all'epoca ancora un volto relativamente nuovo del cinema e con pochi grandi titoli alle spalle, aveva guadagnato soltanto 300.000 dollari, una cifra decisamente bassa per gli standard hollywoodiani.

"Sono estremamente grata per Wonder Woman. È stato un il punto di svolta per me" afferma l'attrice.

La pellicola fu un grande successo, con oltre 800 milioni di dollari di incassi, e così arrivati al secondo capitolo, sapeva di poter chiedere di più: "Se la guardiamo come se fosse un gioco di carte, avevo una mano migliore. Ed ero disposta a lasciar perdere e rifiutarmi di farlo se non fossi stata pagata adeguatamente".

E le trattative sono andate evidentemente a buon fine, perché non solo è tornata, ma questa volta Gadot avrebbe infatti guadagnato oltre 30 volte di più rispetto alla precedente, e sappiamo già che la rivedremo in Wonder Woman 3 diretto da Patty Jenkins.

E quando le chiedono se prova timore nel negoziare in questo modo con gli studios, lei risponde "no, perché quando sono così indignata ho anche ragione".