Willem Dafoe elogia il lavoro svolto da Sam Raimi per il primo film di Spider-Man

Willem Dafoe elogia il lavoro svolto da Sam Raimi per il primo film di Spider-Man
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Si torna a parlare di uno dei cinecomic che ha fatto la storia in questo genere, lo Spider-Man (2002) del regista Sam Raimi. A discuterne è l’interprete del Green Goblin, Willem Dafoe, il villain scelto dal filmmaker come prima minaccia nella trilogia che vedeva l’attore Tobey Maguire nei panni dell’amichevole tessiragnatele di quartiere.

Star hollywoodiane del calibro di Nicolas Cage e John Malkovich si vociferano fossero legate al ruolo di Norman Osborn, ma come sappiamo la scelta definitiva di casting si è poi risolta nel candidato al Premio Oscar Dafoe, che anche quest’anno concorrerà per l’ambita statuetta agli Academy Awards nella categoria di miglior attore protagonista per Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità.

In una intervista con il magazine GQ, Dafoe richiama alla memoria la lavorazione nel cinefumetto di Spider-Man, soffermandosi in particolar modo su come questo lungometraggio abbia spianato la strada al genere che di lì a qualche anno sarebbe esploso grazie alla progettualità dei Marvel Studios:

Sam Raimi ha compiuto un miracolo. Ha realizzato in chiave personalistica un film di grosse dimensioni, aggiungendoci in parte degli effetti. Si trattava dell’inizio per i film presi dai fumetti, per cui non c’era un modello da seguire.

In Spider-Man ho amato particolarmente interpretare il doppio ruolo. Tutti parlano del Green Goblin ed è stato divertente farlo, ma la cosa più interessante di quella parte è stata probabilmente il padre, Norman Osborn. Questo perché potevi girare le scene in cui passavi dalla commedia al dramma in una battuta”.

L’attore ha rivelato, inoltre, com’è stato girare una scena in particolare, quella in cui Norman e il Goblin discutono davanti allo specchio:

Sam Raimi mi ha dato da leggere Dr. Jekyll e Mr. Hide prima di girarla. È stato divertente e fondamentalmente l’abbiamo fatta in un unico ciak. Credo che, non so per quale ragione, l’abbiano tagliata alla fine. Eppure l’abbiamo girata in quel modo ed è stato un bellissimo gioco perché dovevo passare da un personaggio all’altro, la camera nello specchio doveva posizionarsi nel modo corretto e dovevo danzare con lei parecchio in quella scena”.

Sedici anni più tardi l’attore è tornato nuovamente a recitare in un lungometraggio tratto da un fumetto, Aquaman. Diretto dalla visionaria regia di James Wan, Willem Dafoe ha impersonato il personaggio di Vulko, mentore del giovane Arthur Curry (Jason Momoa).

A voi è piaciuta l’interpretazione dell’attore nei panni del Green Goblin? Ditecelo nei commenti!