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Recensione Cinema
Civil War Recensione: un film brutale, magnifico e scomodo
8.5
Ivan Marra
Nella vita bisogna farsi furbi, soprattutto in un ambiente spietato come quello di Hollywood: la scelta del produttore di un film, ad esempio, è un momento piuttosto delicato, e sbagliarla vuol dire compromettere l'intera operazione. Quando si trattò di presentare lo script di Will Hunting, dunque, Matt Damon e Ben Affleck decisero di cautelarsi.
I due attori decisero infatti di affidare il film ad Harvey Weinstein (all'epoca, ben prima degli scandali, uno dei più potenti produttori in circolazione) quando questi mosse un'obiezione sulla sceneggiatura: "Ho solo un grosso appunto sullo script. Verso pagina 60, i due protagonisti, due uomini etero, hanno una scena di sesso. Che roba è?" furono le sue parole.
La scena di sesso tra Will e Chuckie, ovviamente del tutto decontestualizzata, era stata in effetti inserita da Damon e Affleck proprio per scoprire quali produttori avessero realmente letto interamente la sceneggiatura: chiunque fosse arrivato almeno alla fatidica pagina 60 non avrebbe potuto fare a meno di notare la cosa, ma Weinstein fu effettivamente l'unico a farlo presente!
A quel punto i nostri non ebbero più dubbi su chi dovesse essere il produttore di quello che si sarebbe rivelato un film importantissimo per le loro carriere. Una discreta furbata, non trovate? Weinstein a parte, comunque, anche Kevin Smith ricoprì un ruolo fondamentale nella riuscita di Will Hunting.
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