No Way Home, ecco perché l'incantesimo di Strange ha attirato QUEL personaggio nell'MCU

No Way Home, ecco perché l'incantesimo di Strange ha attirato QUEL personaggio nell'MCU
di

In Spider-Man: No Way Home la magia è sia il problema che la soluzione. I fan Marvel dopo la visione del film hanno mantenuto alcuni dubbi riguardo ciò che hanno visto. Soprattutto per quanto riguarda una scena nelle battute finali.

Non proseguite nella lettura della news nel caso non abbiate ancora visto l'ultimo Spider-Man - il No Way Home è il cinecomic più emozionante di sempre - o... Venom: La furia di Carnage.

Il quesito che si pongono gli spettatori è il seguente: in che modo l'incantesimo di Doctor Strange (Benedict Cumberbatch) ha attirato dal multiverso l'Eddie Brock di Tom Hardy nell'MCU?
Inoltre, con l'ultimo incantesimo di Strange significa che i Guardiani o Captain Marvel, che non erano sulla Terra quand'è stato lanciato, dimenticheranno Peter?

Nell'intervista rilasciata a Variety, Erik Sommers e Chris McKenna spiegano che la risposta è insita nella battuta pronunciata nella scena post-credit di Venom: La furia di Carnage. In quella scena Brock e Venom stanno guardando le telenovela mentre si nascondono in Messico quando il simbionte inizia a spiegare a Brock di possedere '80 miliardi di anni luce di conoscenza dell'alveare attraverso gli universi' che farebbero esplodere il 'minuscolo cervello' di Brock. E proprio mentre Venom sta per mettere in pratica una dimostrazione di ciò, i due vengono "catturati" dall'incantesimo di Strange.

"L'idea è che il simbionte abbia conoscenza di altri universi. Sepolta nel suo cervello c'è una qualche conoscenza di quella connessione" ha spiegato McKenna. Per quanto riguarda l'incantesimo finale invece tutto è molto più criptico e le risposte, a detta degli stessi sceneggiatori, potrebbero arrivare nei film successivi.

Nel frattempo godetevi la nostra recensione di Spider-Man: No Way Home.