La verità su Spider-Man: "Sony pensa che non ha più bisogno dei Marvel Studios"

La verità su Spider-Man: 'Sony pensa che non ha più bisogno dei Marvel Studios'
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A quanto pare i report sui compensi riguardanti Spider-Man erano solo parte della 'verità' riguardo la fine dell'accordo tra i Marvel Studios e la Sony Pictures.

Il The Hollywood Reporter, che è un sito autorevole e affidabile, svela il resto dei retroscena dietro questa "chiusura". A quanto pare Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios, non è stato nemmeno incluso fino alla fine in queste discussioni a cui hanno partecipato Tom Rothman e Tony Vinciquerra della Sony e Alan Horn e Alan Bergman della Walt Disney Pictures.

Il comunicato di questa mattina fornito dalla Sony, secondo THR, è "riparatore" di una faccenda ben più grossa e che non è stata divulgata totalmente. Il sito conferma che l'accordo siglato nel 2014 da entrambe le parti, con la Sony ancora senza Rothman ma guidata da Amy Pascal, era una vittoria per entrambi: Sony veniva dalla debacle di The Amazing Spider-Man 2 e aveva bisogno di un rilancio perfetto, Marvel aveva avuto qualche "momento no" con film come Thor: The Dark World e aveva tutta la voglia di mettere mano sul personaggio dell'Uomo Ragno. Un accordo semplice, di quattro o cinque pagine, redatto in poco tempo: la Sony avrebbe permesso alla Marvel di utilizzare Spider-Man per un solo film corale, Captain America: Civil War, in cambio della produzione di Feige dei due film solisti (Homecoming e Far From Home). Il contratto fu poi rimaneggiato per permettere al personaggio di essere sia in Avengers: Infinity War che in Endgame. "Dovreste ricordare che la Marvel non era dove si trova oggi. C'erano ancora dei dubbi su quanto potesse durare tutta questa cosa dei 'supereroi'" ha spiegato una fonte Sony ai microfoni di THR.

Inizialmente la Disney e Feige erano molto più interessati ad avere Spider-Man in uno dei loro film che al contratto in sé. In cambio della produzione dei film solisti (che Marvel/Disney produce), la Casa di Topolino ottiene solo il 5% degli incassi che, a fronte delle spese affrontate, è sicuramente una miseria. La Disney, come spiega il sito, è riuscita a 'recuperare' ottenendo i diritti esclusivi di merchandising del personaggio, pagando 175 milioni di dollari per l'operazione; nel documento, però, si legge che la Disney era disposta a pagare la Sony circa 30 milioni di dollari di royalty all'anno per tutto questo, cifra che si è abbassata con il successo delle pellicole stand-alone prodotte da Kevin Feige.

A Feige è stata data carta bianca per realizzare la sua versione dell'Uomo Ragno, con la Sony dietro le quinte soltanto in veste di casa di distribuzione. I film prodotti dai Marvel Studios sono stati tutti dei grossi successi ma, con il tempo, anche la Sony Pictures post-accordo con la Casa delle Idee ha trovato dei piccoli successi. Rothman, che ha sostituito la Pascal, vede il genere del cinefumetto come qualcosa di sfruttabile, ed ha realizzato Venom, che ha incassato 800 milioni di dollari, e il film d'animazione Spider-Man: Un Nuovo Universo; in preparazione ci sono Venom 2 e Morbius, in arrivo il prossimo anno. A questo punto, il distacco è inevitabile e come spiega la fonte Sony all'autorevole THR: "Tom ha pensato: 'ok, abbiamo imparato tutto ciò che dovevamo imparare da Kevin Feige. Ora abbiamo fatto Venom da soli e Un Nuovo Universo da soli".

Risultato? Sony pensa di non aver più bisogno dei Marvel Studios per avere successo con i film ispirati ai fumetti della Marvel. Mentre la Sony pensava di non aver più bisogno della Marvel/Disney, la Casa di Topolino capiva di non voler perdere dei soldi e, soprattutto, un personaggio come Spider-Man. Cosi i due studios si sono incontrati per rinnovare un contratto giunto al termine e la Disney ha dettato i suoi termini: co-finanziare i film al 50% con Sony e ottenere il 30% degli incassi rispetto ai precedenti 5% pattuiti (il sito conferma che Disney non ha mai chiesto il 50% ma solo il 30%). Naturalmente la Sony, che ormai vede Spider-Man come uno dei franchise e proprietà più di successo, una vera e propria gallina dalle uova d'oro, ha sonoramente detto di 'no', sbattendo la porta in faccia a Disney e Marvel.

Tutte le voci successive su proposte e controproposte da entrambe le parti, spiegano le fonti al sito, non sono del tutto vere. Shawn Robbins, esperto di Box Office, ha voluto dichiarare al THR: "Se Disney e Sony non raggiungeranno un compromesso, sarà una perdita per entrambe. La Marvel non potrà risolvere il cliffhanger visto alla fine del suo Far From Home. E la Sony non incasserà un miliardo senza l'aiuto di Marvel e Kevin Feige. E poi la domanda è 'come reagiranno i fan ad un film su Spider-Man con Tom Holland non ambientato nel Marvel Cinematic Universe?'. Questo è un vero e proprio 'lancio di dadi' che gli studios non dovrebbero mai fare".

Anche se il successo di Avengers: Endgame è enorme, l'analista Steven Birenberg ha chiarito che la Marvel HA bisogno di Spider-Man: "E' interesse di entrambe le parti raggiungere un accordo. Spidey è stato importante per questo MCU fino ad oggi e sembra che la Marvel abbia dei piani per lui in futuro. E, per la prima volta da Iron Man e i primi film, c'è una certa incertezza sul futuro successo del Marvel Cinematic Universe. L'asticella, dopo Avengers, è troppo in alto".

Sony e Disney potranno sempre tornare sui propri passi e raggiungere un nuovo accordo, altrimenti, come spiega la fonte della Sony Pictures: "il grande test sarà tra due anni, più o meno, quando uscirà un altro film su Spider-Man". Stando alle fonti, Tom Holland ha ancora un'opzione per un altro film (e non due) nel ruolo mentre Jon Watts sembra sia confermato come 'fuori dai giochi' a meno che Sony non lo rivoglia o che lui sia disposto a tornare.

Vi terremo aggiornati.