Top Gun Maverick è vecchio di tre anni e nessuno se n'è accorto: è un film immortale?

Top Gun Maverick è vecchio di tre anni e nessuno se n'è accorto: è un film immortale?
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Top Gun Maverick è stato giustamente celebrato da tutti, noi della stampa e della critica ci siamo strappati i capelli e voi dal pubblico siete completamente impazziti facendo schizzare gli incassi verso record incredibili: ma c'è un aspetto del film di Tom Cruise che è stato evidenziato pochissimo.

Tecnicamente, infatti, Top Gun Maverick sarebbe un film già vecchio di tre anni: non tutti lo ricordano oppure hanno fatto presto a dimenticarlo, ma la produzione di Joseph Kosinski se ne va in giro per Hollywood praticamente dal 30 maggio 2018, giorno in cui partirono ufficialmente le riprese a San Diego, in California. I lavori furono completati a marzo del 2019, con Miles Teller che il 19 giugno 2019 testimoniava che tutto il cast aveva completato le proprie riprese. Certo la post-produzione è stata effettuata da casa durante il lockdown, ed è proseguita fino a tutta la primavera del 2020, ma a quel punto era già stato deciso che il film avrebbe saltato la data d'uscita prevista di luglio 2020 per attendere la riapertura definitiva delle sale, e in quel periodo i lavori avevano rallentato dietro decisione del team creativo. Se non ci fosse stato il covid, Top Gun Maverick sarebbe uscito a luglio 2020 (tanto è vero che tra qualche giorno su Netflix uscirà Spiderhead, il nuovo film di Kosinski con Miles Teller).

Questa particolarità, guardando il film oggi, un film che non ha subito ulteriori lavorazioni né riprese aggiuntive da allora e che è arrivato nelle sale del maggio 2022 nella stessa identica forma preparata per luglio 2020, farebbe pensare che Top Gun Maverick possa davvero essere un film immortale: a causa del covid negli scorsi mesi abbiamo visto tantissime pellicole degli scorsi anni essere rimandate ad oltranza e poi arrivare nei cinema già 'vecchie', già superate, e per questioni produttive e per tematiche affrontate. Il blockbuster di Tom Cruise, invece, porta con sé un'aura diversa, che sembra in grado di sfidare - e superare - anche il tempo.

Del resto la popolarità del film originale non è scesa di un briciolo rispetto a trent'anni fa, considerati i numeri che sta facendo il suo sequel al botteghino. E se nel cinema digitale contemporaneo che avanza senza sosta al ritmo del progresso tecnologico rendendo immediatamente 'sorpassati' i film di soli pochi anni fa (le uniche eccezioni sono forse Avatar di James Cameron e Gravity, ancora oggi immacolati e 'giovani'), l'approccio classico ed esasperatamente realistico di Tom Cruise (un moderno Buster Keaton per come mette il suo corpo nell'azione) si è dimostrato super-vincente a livello artistico e anche di massima attrattiva per il grande pubblico. Merito di quell'esaltazione del concreto e del tangibile che ha tentato Christopher Nolan con Tenet, che però si è dimostrato meno lungimirante di Tom Cruise nelle scelte di distribuzione.

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