Tom Hanks: 'Ecco perché nei miei film non interpreto mai il cattivo'

Tom Hanks: 'Ecco perché nei miei film non interpreto mai il cattivo'
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Chi di voi ricorda Tom Hanks per un ruolo da antagonista o, comunque, da personaggio non esattamente positivo? Certo, qualcuno l'ha pur interpretato e anche bene, come in Era Mio Padre (ma anche in questo caso villain sarebbe una parola forte), ma ci sarà un motivo se la star di Forrest Gump è per tutti il bravo ragazzo di Hollywood.

Forrest Gump appunto, ma anche Salvate il Soldato Ryan, Il Miglio Verde, i vari film tratti dai romanzi di Dan Brown o i più recenti Sully e Saving Mr. Banks, senza contare le varie incursioni nel mondo dell'animazione con Polar Express e, naturalmente, con lo sceriffo Woody di Toy Story: tutti ruoli che hanno contribuito a far diventare Tom Hanks uno di quei personaggi a cui noi tutti, probabilmente, affideremmo un figlio senza porci troppi problemi.

"Riconobbi un bel po' di tempo fa di non essere capace di intimorire. Non significa per forza essere buoni, sapete? Penso di avere un certo non so che di misterioso. Ma non è malvagità. Questo è il motivo per cui non scelgo mai loro, perché i villain hanno bisogno di un certo grado di malvagità che io non credo di riuscire a falsificare" ha spiegato l'attore.

Che dire: questa si chiama consapevolezza! Con la carriera che si ritrova Hanks, d'altronde, non crediamo che la cosa possa diventare questo gran rimpianto. Certo, mai dire mai: chissà che prima di ritirarsi dalle scene il buon Tom non cambi idea e ci regali finalmente un cattivo memorabile...