Tom Cruise e i pericoli del deepfake: "E' una parodia, non danneggeremo la sua immagine"

Tom Cruise e i pericoli del deepfake: 'E' una parodia, non danneggeremo la sua immagine'
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La tecnologia deepfake sta lentamente progredendo producendo dei risultati davvero impressionanti. Di questo passo sempre più persone potranno "far finta" di essere qualcun altro in maniera perfettamente indistinguibile dalla reale controparte umana oppure attori ormai di una certa età potranno ringiovanire come vogliono per un eventuale film.

Avevamo già parlato del caso Tom Cruise, dove un fan molto somigliante all'attore di Mission: Impossible aveva realizzato un deepfake che aveva ingannato moltissime persone. Adesso, il video è tornato ad essere virale grazie all'indagine del news magazine 60 Minutes. Il video era diventato virale lo scorso febbraio, quando qualcuno ha deciso di aprire un account TikTok, chiamato "@deeptomcruise", fingendo di essere il popolare attore statunitense. Il profilo aveva già raccolto oltre 250.000 follower e quasi 850.000 like, ma i contenuti pubblicati dall'account fanno uso della tecnica deepfake.

Al magazine il creatore Chris Umé ha ribadito la natura scherzosa del suo progetto: "Crediamo che finché sarà evidente che si tratta di una parodia non faremo niente per danneggiare la sua immagine", in riferimento alla figura di Cruise.

Quello del deepfake è un fenomeno ormai abbastanza diffuso, che sta generando importanti dibatti già da qualche anno. Per chi non lo sapesse, senza entrare troppi in tecnicismi e per farla il più semplice possibile, i video realizzati mediante questa tecnica sfruttano l'intelligenza artificiale e contenuti esistenti per cercare di rendere un filmato particolarmente simile alla realtà, nonostante sia stato realizzato "al computer".

Chiaramente l'esperimento effettuato da Ume ha fatto discutere, in quanto ha portato a diverse ulteriori preoccupazioni in merito ai deepfake, facendo credere ad alcune persone che sia semplice realizzare un contenuto di questo tipo. "Ha fatto il suo. [...] Ci siamo divertititi. Ho creato consapevolezza. Ho mostrato le mie skill. Abbiamo fatto sorridere le persone. Questo è tutto, il progetto è finito", ha affermato lo specialista belga.