Thor: Ragnarok, Taika Waititi su Star Wars e la libertà creativa con la Marvel

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Nell'occhio del ciclone, per via delle critiche mosse dai fan al suo Thor: Ragnarok, Taika Waititi è stato intervistato dal New York Times.

Waititi spiega al giornale di avere avuto totale libertà creativa ai Marvel Studios: "Volevano nuove 'voci' e modi differenti di raccontare delle storie... tutto il lavoro che si fa con gli attori, le riscritture del copione sul momento: ecco cosa volevo davvero fare. Ho sempre lasciato la roba CGI a qualcun'altro".

"Quando la Marvel mi ha incontrato, non pensavo che Thor fosse un progetto fatto per me. Ma è sempre bello quando ti cercano" spiega "Mi hanno chiesto quale sarebbe stato il mio approccio e io ho replicato con Shakespeare a colazione, ma nello spazio. Questi tizi - che sono due supereroi - in un viaggio attraverso l'universo. Kevin Feige mi ha chiesto perché mi avrebbe dovuto affidare la regia di un progetto cosi gigantesco ed io ho semplicemente risposto 'perché lo sto facendo da tutta la vita all'interno della mia testa'. A quanto pare la risposta gli è piaciuta. E alla fine è venuta fuori una versione Taika Waititi di questi film".

"Thor è praticamente un ragazzo ricco dello spazio che arriva sulla Terra e riesce a baciare una bella ragazza. Ecco le trame dei primi due film" continua Waititi "Questo Thor è il più umano. Spero che questo film arrivi sulla Terra, con un pubblico di terrestri, che riusciranno ad empatizzare con questa versione più umana del Dio del Tuono".

E riguardo alla regia di uno Star Wars, Waititi afferma: "Quel franchise sembra estremamente difficile, non c'è posto per uno come me. Il tono di Star Wars è sempre stato stabilito come super-serio, mentre i film della Marvel, cosi come accadeva nei fumetti, passavano dai toni drammatici a quelli da commedia. E l'improvvisazione è stata un grosso strumento di lavoro in queste pellicole sin dai tempi del primo Iron Man con Robert Downey Jr.".