The Zero Theorem: descrizione dei primi dieci minuti mostrati al panel

di

Giovedì a San Diego si è svolto quello che probabilmente è stato il peggior panel della storia recente del Comic-Con. Ciò non è affatto dovuto alla bellezza del film (abbiamo grande fiducia nella capacità immaginifica di Terry Gilliam), ma piuttosto alla mancanza di nomi importanti in sala che ha portato ad una sonnolenta partecipazione da parte del pubblico. Infatti il primo ad essere assente è stato proprio il regista, ospite qualche giorno fa a Firenze dove è stato insignito del Premio Fiesole ai Maestri del Cinema, come pure non era presente nessun membro del cast che va da Christoph Waltz a David Thewlis e Tilda Swinton fino a Ben Whishaw e Matt Damon. Fortunatamente il pubblico che ha riempito per metà la Sala H ha potuto osservare in anteprima i primi dieci minuti di The Zero Theorem.

Gilliam ha presentato l'anteprima con un videomessaggio dove diceva di essere preso in ostaggio dai produttori che lo stanno obbligando a finire il film e dove ha promesso che questo film non includerà né supereroi né zombie che tanto vanno di moda di recente e che presenterà quelle che lui ritiene le migliori prestazioni di Christoph Waltz e di Mélanie Thierry.
Lo stile del film sembra quello de L'esercito delle 12 scimmie inserito a forza nel mondo di Brazil e con il fascino visivo di Parnassus - L'uomo che voleva ingannare il diavolo (secondo noi questa sola descrizione vale il prezzo del biglietto). Finalmente Terry Gilliam è tornato a fare il suo grande cinema, senza compromessi e con tanta tanta follia.
L'anteprima inizia con quello che sembra un buco nero, circondato da chiazze di colore e con dei fulmini nascosti nelle sue profondità. Lo zoom si allarga pian piano e vediamo Waltz completamente pelato che apparentemente galleggia davanti ad uno schermo, nudo e pesto ma pronto ad iniziare la sua giornata. Sembra che viva in una chiesa abbandonata, addobbata con i tubi di Brazil. Là fuori, invece c'è un mondo duro, aggressivo dove canali di notizie sono chiamati DuMBC e la pubblicità recluta ad alta voce nuovi adepti per la Chiesa di Batman il Redentore.
Nel suo ufficio, è ancora peggio; il personaggio di Matt Damon guarda minaccioso da un poster che dice "La gestione ha tutto sotto controllo" mentre due terribili slogan come "Arbeit macht fun!" e "Corporations Sans Frontiere" escono dagli altoparlanti sulle pareti. Il lavoro di Waltz consiste nel pedalare incessantemente su di una cyclette giocando ai videogiochi (qualcuno ha detto Black Mirror?). Il suo lavoro non lo rende certo felice e lo vediamo mentre cerca di ottenere una valutazione di disabilità per poter lavorare da casa. Ovviamente non riesce ad ottenerla.
Questo è tutto quello che si vede nei primi dieci minuti di film ma dobbiamo dire che le atmosfere ci hanno ricordato molto da vicino quelle di Brazil, il suo più grande capolavoro, e questo non può che essere un bene. Sembra che Gilliam sia finalmente tornato in pista e che The Zero Theorem sarà quello che molti fan del regista inglese aspettavano da tanto tempo. 
Non è ancora stato annunciato ufficialmente ma a quanto pare Gilliam ha dichiarato che il film sarà in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia. Staremo a vedere.