Recensione Cinema
Prima di andare via Recensione: che cosa significa affrontare il dolore?
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Ivan Marra
A James Gunn piace divertirsi: il regista di Guardiani della Galassia non si è quindi accontentato, con The Suicide Squad, di presentarci uno dei cinecomic più folli di sempre (se non il più folle in assoluto), ma ha anche voluto piazzare al suo interno un po' di riferimenti più o meno evidenti per testare il livello d'attenzione degli spettatori.
Partiamo dunque alla caccia di questi easter-egg: a dare il via alle danze è il Batman di Nolan, precisamente la famosa scena del Fernet Branca di Alfred, qui omaggiata dal drink ordinato dai nostri eroi in un locale dell'isola di Corto Maltese.
Proprio quest'ultima è in effetti un easter-egg a sé, considerando l'ovvio riferimento al celebre personaggio dei fumetti di Hugo Pratt; a iniettare il liquido esplosivo nel collo del Savant di Michael Rooker è invece nientemeno che John Ostrander, autore dei fumetti sulla Suicide Squad! Quando si parla di Bloodsport come di "quello che ha fatto fuori Superman", invece, la citazione è al numero 4 del Superman del 1986, episodio intitolato appunto Bloodsport.
Nel furgone dei ribelli guidati da Sol Soria è invece ben visibile un pupazzo di Mafalda, il celebre personaggio partorito dalla mente di Quino, mentre durante una sequenza in un club fa per un attimo la sua comparsa Pom Klementieff, aka Mantis di Guardiani della Galassia. Avevate fatto caso a tutti questi easter-egg? Fatecelo sapere nei commenti! Qui, intanto, trovate un nostro approfondimento sulla colonna sonora di The Suicide Squad.
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