The Suicide Squad, David Dastmalchian: "James Gunn mi ha cambiato la vita"

The Suicide Squad, David Dastmalchian: 'James Gunn mi ha cambiato la vita'
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L'attore David Datmalchian ha grandissima stima del regista di The Suicide Squad, l'amico e collega James Gunn che, afferma, è stato in grado di cambiargli la vita.

L'interprete di Polka-Dot Man in The Suicide Squad, David Datmalchian, ha raccontato all'Hollywood Reporter il profondo legame che lo unisce a James Gunn, e quanto importante sia stato per lui che il regista gli abbia affidato quello specifico ruolo nel film.

Dastmalchian, infatti, è affetto da vitiligine, una malattia della pelle che lo fa sentire particolarmente in sintonia con il personaggio di Abner Krill.

"Ricevetti un messaggio da James che diceva 'Vorrei che fossi parte di The Suicide Squad'. La mia è vita è cambiata in quell'istante" ricorda, parlando con il sito, con il quale condivide anche un toccante messaggio che ha mandato in risposta al regista dopo aver letto la sceneggiatura.

"Sono davvero onorato di poter interpretare questo personaggio. Lui è me" confessava "Non puoi immaginare quanto questo stupida malattia mi abbia tormentato da ragazzo, e quanto abbia pensato che ci fosse qualcosa di sbagliato in me. E quanto volessi togliermi la vita... 18 anni fa, fu allora che andai davvero vicino al farlo. Ma ora amo la mia vita. Sono grato di avere Eve, i bambini, i miei amici e te".

Ma non è stato solo il volerlo nel cast del film, ma il sostegno e il supporto continuo da parte di Gunn ad aiutarlo a stare meglio con sé stesso.

In particolare, sul set di The Suicide Squad, vi fu una scena che mise in crisi per un momento l'attore: quella in cui vengono mostrate le origini del suo personaggio.

"Arrivò il giorno, e io ero davvero spaventato" racconta "Avevo paura di ciò che la mia voce, il mio corpo e il mio viso fossero capaci".

Quel giorno, infatti, prima di entrare in scena, l'attore venne a sapere di un problema a casa a Los Angeles concernente suo figlio. Il desiderio di essere lì con lui il quel momento era grandissimo, ma la realtà era diversa.

"Mi ero sempre detto che sarei stato un fallito nella vita e come padre. In quel momento, mi sono detto 'Sei un buon padre. Sei un buon padre'. Ero lì con Idris Elba, e stavo cercando di trovare il coraggio per girare la scena, ma stavo provando molta difficoltà".

Ma poi arrivò Gunn.

"Mise giù il megafono, e venne da me. Mi abbraccio e mi disse 'Puoi farcela'. Mi ricordò di respirare e di essere semplicemente me stesso. Come per dire 'Puoi farcela. Ho sempre saputo che potessi farlo'. E lo feci".

The Suicide Squad è attualmente al cinema.