Con The Irishman Netflix vuole avvicinarsi al prestigio dei grandi studios

Con The Irishman Netflix vuole avvicinarsi al prestigio dei grandi studios
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Le quasi quattro ore di The Irishman hanno messo a dura prova tanti spettatori, tanto da spingere alcuni a trasformare il film di Scorsese in una vera e propria mini-serie: la mole mastodontica del film è stata però segno della totale libertà lasciata da Netflix al cineasta italo-americano per motivi ben precisi.

Da sempre, infatti, Netflix ha dato mostra della volontà di avvicinarsi al prestigio dei grandi studios cinematografici che ancora guardano con sospetto alle produzioni destinate alla nota piattaforma, nonostante i riconoscimenti comunque ottenuti finora (si veda ad esempio il trionfo di Roma di Alfonso Cuaron).

Con The Irishman, insomma, Netflix approfondisce il discorso aperto proprio con il film del regista messicano e lo porta alle sue estreme conseguenze, dando ad uno dei più importanti registi ancora in vita budget e libertà che nessun altra casa di produzione aveva voluto concedergli per girare quello che si preannunciava sin dai primi vagiti come il suo testamento cinematografico.

Il film di Scorsese è dunque l'all-in di Netflix sul tavolo degli Oscar, tentativo palese di accaparrarsi quella statuetta per il Miglior film mancata clamorosamente lo scorso anno con Roma e che proietterebbe di diritto la piattaforma nell'Olimpo delle grandi case produttrici del cinema mondiale. Proprio in vista degli Oscar, intanto, la sceneggiatura di The Irishman è disponibile online. Il film di Scorsese sta intanto riscuotendo un successo clamoroso su Netflix: The Irishman ha infatti superato i 26 milioni di streaming.