The Front Line vince il premio del pubblico mentre Nameless Gangster e Pluto quella dello critica

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The Front Line di Jang Hun, il film ambientato durante la storica guerra degli anni Cinquanta tra sud e nord Corea, vince il Premio del Pubblico dell'undicesima edizione del Florence Korea Film Fest, il festival terminato ieri al cinema Odeon di Firenze con la cerimonia di premiazione. Il film narra le vicende umane di una truppa speciale di militari sudcoreani che combattono ai confini con la Corea del Nord, in un conflitto di trincea estenuante. L'assurdità della guerra viene fuori in tutti i suoi aspetti.

La giuria dei critici cinematografici - composta da Claudio Carabba (Sette/Corriere della Sera), Gianluca Guzzo (direttore del portale MyMovies), Gabriele Rizza (Il Manifesto) e Giovanni Bogani (La Nazione) - ha decretato, invece, i vincitori delle sezioni in competizione. Per la sezione Orizzonti Coreani il miglior film è risultato Nameless Gangster di Yoon Jong-Bin "per la forza narrativa - si legge nella motivazione - e la prepotenza visiva con cui il mondo dei padrini e dei ‘bravi ragazzi' della città di Busan viene raccontato".
Per la sezione Independent Korea si aggiudica il premio per il miglior film Pluto di Shin Sun-won (la prima regista donna presente al Festival che ha ringraziato con u video-messaggio dalla Corea) "per la freschezza - si legge nella motivazione della giuria - con cui la regista ha saputo descrivere la nuova generazione sospesa fra la fatale competizione e la paura di perdere il futuro".
La menzione speciale è andata a Modern Family di Hong Ji-Young per aver "saputo raccontare, con grande forza del racconto e delle immagini, quattro drammatici spaccati di vita della Corea di oggi, con uno stile semidocumentaristico che non dimentica la sapienza e la complessità del linguaggio cinematografico".