The Bourne Supremacy, il sequel che nessuno pensava vedesse mai la luce

The Bourne Supremacy, il sequel che nessuno pensava vedesse mai la luce
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L'intera saga cinematografica dedicata a Jason Bourne conta attualmente all'attivo la bellezza di cinque capitoli usciti nel corso di 14 anni, ma dopo la release originale del primo e mitico The Bourne Identity di Doug Liman, inizialmente i piani non era assolutamente quelli di continuare la storia della "spia smemorata" di Matt Damon.

Proprio così. Nonostante il successo del film, nessuno in principio pensava di continuare il racconto di Jason Bourne al cinema con The Bourne Supremacy, e questo già prima che The Bourne Identity venisse concepito e realizzato. Semplicemente era nato come adattamento a se stante, e resta famosa la dichiarazione di Damon dell'epoca:

"Quando uscì The Bourne Identity pensai che ci fossero davvero pochissime possibilità di girare un secondo film, e questo perché nessuno della squadra voleva girare un sequel che non fosse altrettanto buono e valido come il precedente". La cose cambiarono quando lo sceneggiatore Tony Gilroy riuscì a confezionare uno script a prova di bomba che piacque molto al produttore Frank Marshall e anche a Matt Damon. Il problema restava il regista.

Durante la lavorazione del primo capitolo, infatti, Liman ebbe non pochi problemi con i produttori, e nonostante l'ottima accoglienza del film e il buon lavoro di Liman, questi ultimi non vollero tornare a collaborare con lui, riluttanti all'idea di vivere un'alta esperienza simile. Al suo posto fu dunque chiamato Pual Greengrass, scelto proprio da Marshall dopo averlo apprezzato dietro la macchina da presa nel suo Bloody Sunday, uscito anche questo lo stesso anno di The Bourne Identity.