The Adam Project: spiegato il finale del film Netflix e la logica dei viaggi nel tempo

The Adam Project: spiegato il finale del film Netflix e la logica dei viaggi nel tempo
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Lo scorso venerdì è stato diffuso in streaming The Adam Project, seconda collaborazione consecutiva tra il regista Shawn Levy e Ryan Reynolds dopo il successo di Free Guy - Eroe per gioco. The Adam Project è schizzato in testa alla classifica Netflix e oggi ecco spiegata la logica dei viaggi nel tempo che organizza il finale della pellicola.

Ovviamente non proseguite nella lettura se non avete ancora visionato il film, dato che l'articolo contiene spoiler sullo svolgimento e sul finale dello stesso.

Parlando di viaggi nel tempo, anche The Adam Project, così come in passato film celebri come Ritorno al futuro, non sfugge ad alcune domande relative alla logica della tecnologia che permette i viaggi nel tempo. Nella pellicola, Ryan Reynolds dal 2050 torna indietro al 2022 (e poi al 2018) grazie a una nuova tecnologia che attraverso impulsi elettromagnetici permette di creare degli wormhole e di viaggiare quindi nel tempo.

Nel corso della storia, scopriamo che il passato è già stato modificato una volta dal personaggio di Sorian (Catherine Keener), villain del film, che si era assicurata tutto il potere imprenditoriale necessario per avere il controllo su tale tecnologia. Scoperto questo, Adam torna così nel passato per impedirlo (dopo che già la moglie lo aveva scoperto e per questo era scomparsa misteriosamente).

Quando Sorian finisce per uccidere la se stessa del 2018, finisce anche per eliminare la possibilità dell'invenzione dei viaggi nel tempo, dato che era stata lei a produrre la tecnologia necessaria e la macchina viene quindi distrutta. Questo causa anche la scomparsa delle due versioni esistenti di Adam, dato che non potrebbero trovarsi lì visto che il viaggio nel tempo non verrà più creato, ma i due hanno ancora un po' di tempo da passare con il padre.

La spiegazione della logica dei viaggi nel tempo è spiegata brevemente da Adam alla versione più giovane di se stesso: ogni versione è strettamente legata alla propria dimensione temporale. Nel finale del film, le due versioni di Adam tornano nella propria linea temporale ma i due mantengono una sorta di eco delle loro versioni precedenti le modifiche che sono state fatte, segno che una linea temporale non viene mai cancellata del tutto.

Su queste pagine potete leggere la nostra recensione di The Adam Project.