La tecnologia di Gemini Man sostituirà gli attori in carne ed ossa con attori digitali?

La tecnologia di Gemini Man sostituirà gli attori in carne ed ossa con attori digitali?
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Nel suo nuovo thriller d'azione Gemini Man, il regista Ang Lee ha implementato una tecnologia innovativa che ha permesso di creare un clone di Will Smith tutto in CGI, realizzato da zero e non con la più canonica motion capture.

Negli ultimi anni la tecnologia ha fatto passi da gigante, a cominciare dallo storico ringiovanimento di Michael Douglas in Ant-Man dei Marvel Studios, passando per il "ritorno in vita" di Peter Cushing di Rogue One: A Star Wars Story e arrivando al recente fotorealismo de Il Re Leone e al prossimo The Irishman, dove gli effetti speciali per il ringiovanimento sono stati utilizzata in maniera massiccia.

A questo punto, la domanda è una: gli attori in carne ed ossa in futuro diventeranno obsoleti? Mary Elizabeth Winstead, co-protagonista di Gemini Man, spera proprio di no.

"La mia speranza, che parte da un punto di vista ottimista, è che alla fin fine il pubblico avrà sempre bisogno dell'elemento umano per connettersi davvero con una storia. Col passare del tempo la tecnologia andrà sempre più avanti, e tutti potrebbero seguire le orme lasciate dal nostro film, ma speriamo che lo spettatore continuerà ad aver bisogno di un vero volto umano per restare coinvolto dalla storia. Credo di parlare a nome dell'intera comunità degli attori!" ha scherzato.

Voi cosa ne pensate di questo argomento? Ditecelo nella sezione dei commenti.

Per altri approfondimenti vi rimandiamo ai dettagli sulle innovazioni tecnologiche del film di Ang Lee e alla nostra recensione di Gemini Man.