Quella volta che Taika Waititi rischiò di non dirigere Thor, ma fu salvato da Oceania

Quella volta che Taika Waititi rischiò di non dirigere Thor, ma fu salvato da Oceania
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Sapevate che Taika Waititi ha rischiato di non essere il regista di Thor: Ragnarok per uno spiacevole contrattempo? Per fortuna che è arrivato in suo soccorso Oceania...

L'episodio sarebbe stato raccontato nel libro The Story of Marvel Studios, nel quale gli autori Terry Bennett e Paul Terry spiegano come il regista di Thor: Ragnarok Taika Waititi se l'è vista brutta (professionalmente parlando) il giorno del colloquio con Kevin Feige e i Marvel Studios, e tutto per colpa... Del passaporto.

Stando a quanto riportato anche da Slash Film, infatti, Waititi era tra i membri di una shortlist di registi che avrebbero potuto dirigere il terzo capitolo di Thor, e aveva anche già catturato l'attenzione del produttore Brad Winderbaum.

Ma purtroppo il tempo a disposizione per la scelta scarseggiava, e si dovette organizzare un incontro dell'ultimo minuto con il Presidente dei Marvel Studios Kevin Feige per potergli presentare il pitch. Allora Waititi, che in quel momento si trovava alle Hawaii, fece di tutto per precipitarsi in aeroporto per prendere il volo per Los Angeles, dove avrebbe avuto luogo l'incontro. Peccato che il regista si era dimenticato di un piccolo particolare: il suo passaporto era in una valigia diretta nella sua terra natale, in Nuova Zelanda.

Ma quella che sembrava una situazione senza via d'uscita, si risolse invece in una maniera alquanto peculiare. Mentre cercava qualcosa, qualsiasi cosa che potesse fungere da identificativo in sostituzione del passaporto, Waititi si imbatté nella lettera che Walt Disney Company gli inviò per il suo lavoro al film di Oceania (di cui scrisse la prima bozza di sceneggiatura). Questa, evidentemente, assieme a una spiegazione dettagliata dell'accaduto e tanta fortuna (i membri del TSA presenti quel giorno a quanto pare erano grandi fan di Oceania, e corroborarono i fatti) fu abbastanza per permettergli di partire, e di raggiungere così l'incontro che gli avrebbe svoltato la carriera.

Perché chi avrebbe pensato che dopo Thor: Ragnarok sarebbero arrivati tra gli altri progetti anche Thor: Love and Thunder, il film che gli è valso un Oscar per la sceneggiatura JoJo Rabbit, e persino la regia di un film di Star Wars (oltre, ovviamente, alla regia di un episodio di The Mandalorian).