Susan Sarandon, quando l'attrice di Thelma & Louise e The Meddler si fece arrestare

Susan Sarandon, quando l'attrice di Thelma & Louise e The Meddler si fece arrestare
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Questa sera alle 21:10 su Rai Movie andrà in onda il film The Meddler con protagonista Susan Sarandon, un'occasione per riparlare delle numerose attività politiche e delle lotte civili cui l'attrice ha preso parte nel corso della sua vita, una dedizione che va avanti da circa quarant'anni, che le ha causato anche qualche guaio con la legge.

Attiva fin dai primi anni '80 sul fronte dei diritti civili, come quando nel 1983 prese parte a una delegazione inviata in Nicaragua a favore della lotta per la giustizia sociale ed economica del territorio, negli anni la Sarandon si è distinta per le sue proteste contro l'invasione degli Stati Uniti in Iraq nel 2003, mentre negli anni si è schierata a favore di Ralph Nader per le elezioni presidenziali del 2000 e di John Kerry in quelle del 2004. Nel 2008 si schierò insieme a Tim Robbins a favore del candidato John Edwards, ma al ritiro di quest'ultimo parteggiò per Barack Obama.

L'ultimo guaio con la legge risale al 2018 quando la Sarandon fu arrestata a Washington D.C. mentre protestava insieme alla folla contro le politiche di Donald Trump sull’immigrazione negli Stati Uniti. Nel corso della protesta, organizzata dalla Marcia delle donne e dal Center of Popular Democracy, l’attrice 71enne, Premio Oscar nel 1996, si è unita a centinaia di altre donne per chiedere che tutte le famiglie di immigrati separate dai loro figli dall’atto di “tolleranza zero” del presidente Trump potessero essere riconciliate. La protesta ha raggiunto il suo culmine nel sit-in davanti all’edificio del Senato, quando i protestanti si sono coperti con fogli di alluminio, per ricordare gli stessi fogli con cui erano stati ricoperti i bambini come ritratti nelle foto al centro di detenzione.

La Sarandon aveva anche condiviso la sua lotta proprio durante la protesta su Twitter, dove stava documentando a mo’ di cronaca. In seguito, il tweet che proprio lei era stata arrestata: “Arrested. Stay Strong. Keep fighting. #WomenDisobey”. Tre ore dopo l’arresto, la Sarandon ha difeso l’operato della protesta: “Potente e bellissima azione con centinaia di donne che chiedevano la riunificazione delle famiglie separate dalle politiche immorale del presidente. Questo è come appare la democrazia”.