Superman Returns, Brandon Routh spiega: 'Il sequel? Ecco perché non se ne fece niente'

Superman Returns, Brandon Routh spiega: 'Il sequel? Ecco perché non se ne fece niente'
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Superman Returns non fu un film particolarmente fortunato: critica e pubblico accolsero con non troppo entusiasmo il lavoro di Bryan Singer all'epoca dell'uscita, nonostante qualcuno abbia successivamente rivalutato almeno l'interpretazione di Brandon Routh (non a caso recentemente tornato a vestire i panni di Clark Kent).

Proprio l'attore, nel corso di un'intervista, ha confermato che nelle intenzioni di Warner Bros. ci fosse quella di dare almeno un sequel al film di Singer: la cosa, però, non si concretizzò principalmente a causa dello scarso risultato di Superman Returns al botteghino.

"L'intenzione era quella di fare un sequel, era sempre stata quella. Volevano farne altri per guadagnarci almeno fino a rientrare dei soldi investiti. Alla fine però Warner Bros. decise che era troppo rischioso investire in un sequel. Gli autori, i registi si stavano dedicando ad altre cose. Alcuni membri degli studios entusiasti dell'idea nel frattempo erano passati ad altri studios o ad altri progetti. Quindi sia la passione che l'interesse di dissiparono in poco tempo, penso che per loro il film non abbia portato abbastanza soldi al punto da suscitare interesse" sono state le parole di Routh.

Vi sarebbe piaciuto vedere un sequel del film con Kevin Spacey? Fatecelo sapere nei commenti. Sempre Brandon Routh, intanto, ha recentemente parlato del comportamento di Bryan Singer sul set di Superman Returns; Josh Hartnett, invece, ha rivelato il perché del suo rifiuto al ruolo di Superman.