Steven Spielberg voleva fare di Harry Potter un cartone animato.

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Grazie ad un articolo apparso sul Los Angeles Times, scritto da Geoff Boucher e Claudia Eller, viene ripercorsa la storia del franchise di Harry Potter nel mondo di Hollywood. Tra le curiosità più particolari, c'è sicuramente quella che riguarda il periodo quando il brand ancora non era così famoso, e addirittura fu chiamato in causa Steven Spielberg come nome alla regia.

La Warner Bros. aveva comprato i diritti per quattro dei libri di Harry Potter già nel periodo quando il maghetto era famoso solo in Inghilterra, e non aveva ancora raggiunto gli Stati Uniti. La casa di produzione iniziò a cercare dei partner finanziari per il progetto, chiamando anche la Dreamworks di Spielberg, che però passò.
Quando la saga divenne un successo praticamente planetario, cercare di iniziare a fare una trasposizione cinematografica era diventata una priorità per la Warner. In quel momento, la Dreamworks fece marcia indietro e si propose come partner. Ma l'allora nuovo presidente della Warner, Alan Horn, rifiutò. Per lui Spielberg sarebbe stato un regista decisamente adatto, ma quello che non lo convinse fu soprattutto il progetto della Dreamworks e del papà di ET: ovvero fondere un paio di libri insieme e farne un cartone animato. L'idea nasceva dalle possibilità riguardo gli effetti visivi date dal mezzo, e anche dal fatto che la Pixar aveva dimostrato come si potessa fare un prodotto d'animazione estremamente di successo. Ma queste erano idee che ad Horn non piacevano, visto che lui avrebbe preferito una serie di live action, uno per ogni capitolo.
Spielberg passò quindi a dirigere A.I. - Intelligenza Artificiale, e il film arrivò nelle mani di Chris Columbus.
E il resto è storia...

Steven Spielberg voleva fare di Harry Potter un cartone animato.