Steven Spielberg si scusa con gli squali: l'autore del libro lo aveva fatto nel 2006

Steven Spielberg si scusa con gli squali: l'autore del libro lo aveva fatto nel 2006
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Nel corso di una recente intervista promozionale, Steven Spielberg ha parlato dell'effetto che il suo film del 1975 Lo Squalo ha avuto sui pregiudizi del pubblico nei confronti degli squali nella vita reale.

In un episodio di Desert Island Discs della BBC, il regista ha espresso rammarico per il modo in cui gli squali sono stati danneggiati dopo che Lo Squalo, conosciuto anche col titolo internazionale di Jaws (ovvero 'Fauci') è diventato un successo planetario. "Questa è una delle cose che ancora oggi mi fanno paura: non tanto essere mangiato da uno squalo, ma il fatto che gli squali in qualche modo siano arrabbiati con me per tutta la frenesia scoppiata dopo il 1975, con la caccia agli squali da parte dei pescatori sportivi divenuta un vero fenomeno. Non lo so, è una cosa di cui mi pento davvero, perché dall'uscita del film ad oggi la decimazione della popolazione degli squali è andata in crescendo. E' una cosa che rimpiango."

Peter Benchley, l'autore del libro del 1974 su cui si basa la storia del film, si era scusato per ragioni simili in un'intervista del 2006: "Sapendo quello che so ora, non potrei mai scrivere quel libro oggi" aveva detto al London Express. "Gli squali non prendono di mira gli esseri umani, e certamente non serbano rancore. Non esiste uno squalo canaglia mangiatore di uomini che prova un gusto perverso per la carne umana. In effetti, gli squali raramente danno più di un morso alle persone, perché siamo magri e poco appetibili per loro."

Per altre novità, vi segnaliamo che Spielberg potrebbe dirigere il suo primo western dopo il già annunciato sequel di Bullitt.