Stephen Hawking: "Abbiamo solo 1.000 anni per trovare un pianeta da colonizzare"

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Se l'umanità sopravvivrà nel prossimo secolo all'ascesa dell’intelligenza artificiale, alle devastazioni che seguiranno ai cambiamenti climatici e alla minaccia del terrorismo nucleare, non significa che l’avremo scampata, almeno secondo l’esimio Stephen Hawking.

Il famoso fisico teorico ha perfino stimato per l'umanità un lasso di tempo ben definito per trovare un altro pianeta da colonizzare prima che l’umanità collassi su se stessa e si estingua: 1.000 anni.

Rimanere sulla Terra più a lungo, secondo Hawking, porrà l'umanità di fronte al grande rischio di incorrere in un'altra estinzione di massa, come quelle che hanno colpito il nostro pianeta in passato: "Dobbiamo continuare ad andare nello spazio per salvare il futuro dell'umanità", ha detto il 74enne professore di Cambridge durante un discorso all'Università di Oxford questo martedì, come riporta il Daily Express. "Non credo che sopravvivremo altri 1.000 anni senza fuggire dal nostro fragile pianeta", ha aggiunto.

Durante il suo discorso di un'ora, Hawking ha detto al pubblico che la fine catastrofica della Terra può essere accelerata dal genere umano, che continua a divorare le risorse del pianeta a tassi insostenibili. Il suo ampio discorso ha toccato le origini dell'universo e la teoria della relatività di Einstein, così come i miti della creazione dell’umanità e Dio. Hawking ha anche discusso la "Teoria M", una complessa teoria, detta anche del multiverso, che mira ad unificare la teoria quantistica con le quattro forze fondamentali della natura.

"La nostra immagine dell'universo è cambiata molto negli ultimi 50 anni, e sono felice di aver dato un piccolo contributo", ha aggiunto rivolto al pubblico. Hawking ha anche detto che lasciarsi il pianeta alle spalle sarà la nostra migliore speranza per la sopravvivenza. Il punto chiave, ha osservato, è sopravvivere al precario secolo che l’umanità si trova a dover affrontare. "Anche se la probabilità di un disastro per il pianeta Terra in un dato anno può essere molto bassa, nel corso del tempo la percentuale aumenta, e diventerà quasi una certezza nei prossimi mille o diecimila anni. A quel punto avremmo dovuto diffonderci nello spazio, verso altre stelle, quindi un disastro sulla Terra non significherebbe la fine della razza umana."

Dal 2009, la NASA è andata a caccia di pianeti simili alla Terra con il potenziale per una colonizzazione umana, e i ricercatori hanno scoperto più di 4.600 pianeti "candidati" e altri 2.300 pianeti confermati, secondo l'agenzia. Forse siamo ancora in tempo.