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Recensione Cinema
Civil War Recensione: un film brutale, magnifico e scomodo
8.5
Fioccano pronostici e teorie su cosa succederà in Star Wars: The Rise of Skywalker, ma Mark Hamill ha svelato uno dei misteri più piccanti della saga: no, Luke Skywalker non è morto vergine.
Stiamo parlando, ovviamente, dell’iconico personaggio interpretato da Hamill nella prima trilogia, oltre che in Il risveglio della forza e Gli Ultimi Jedi. Per tutta la saga di Star Wars, Luke Skywalker non è mai sembrato particolarmente interessato all’amore e al sesso, se non quella volta in cui manifestò una certa attrazione per sua sorella. Per la maggior parte del tempo, Luke era più concentrato su come diventare un Jedi e sconfiggere l'Impero che sulla ricerca della sua anima gemella. Dopotutto, il matrimonio è vietato secondo il Codice Jedi, poiché come dice il maestro Yoda "La paura della perdita è un sentiero per il Lato Oscuro". Nell’episodio VIII, Gli Ultimi Jedi, Luke è morto dopo aver aiutato la Resistenza a sfuggire alle grinfie del Primo Ordine, ma secondo Hamill, non è morto vergine.
A una precisa domanda di Lilah Sturges su Twitter, infatti, Hamill ha risposto: "Crea la tua storia al riguardo: è indeterminato, ma in quella che ho creato io, la risposta è no".
Dopo lo svelamento del titolo, intorno al quale circolano le più disparate interpretazioni, tra cui la teoria di Kevin Smith, l'episodio IX di Star Wars potrebbe forse svelare la verità dietro la verginità di Luke: ma più probabilmente ognuno resterà con le sue convinzioni. Intanto, per ingannare l'attesa arrivano nuove immagini di The Rise of Skywalker.
Make up your own backstory. It's undetermined, but in the one I made for him myself, the answer is: no.
— Mark Hamill (@HamillHimself) April 17, 2019
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