Star Wars: Il fumetto su Darth Vader rivela la verità sull'esilio di Luke?

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Mancano ancora sei mesi all'uscita nelle sale dell'attesissimo Star Wars: Gli ultimi Jedi di Rian Johnson, eppure i fan della saga fantascientifica potrebbero ricevere delle risposte a una delle più grandi domande della nuova trilogia molto prima.

Sappiamo infatti che Luke Skywalker (Mark Hamill) ha deciso di andare in esilio dopo una tragica rivolta di un suo discepolo Jedi, ma le profonde motivazioni dietro a questo atto non sono ancora state spiegate e forse lo verranno proprio ne Gli ultimi Jedi, anche se sembra che il fumetto spin-off dedicato a Darth Vader possa aver già rivelato la risposta a tale quesito.

Nel secondo volume dell'opera, infatti, i lettori hanno potuto ammirare una tavola dove il Signore dei Sith spiega perché i Jedi non hanno potuto fare nulla per aiutare gli amici in pericolo durante la Grande Purificazione Jedi. Tale genocidio è un evento ben noto all'interno del canone di Star Wars, e i fan ricorderanno perfettamente il famoso Ordine 66 che è stato catalizzatore della suddetta purga. E La vendetta dei Sith spiegava appieno il perché l'Ordine non abbia decimato tutti gli Jedi, portando poi dopo altri due capitoli al Ritorno dello Jedi. Il fumetto di Darth Vader rivela invece che i Jedi sopravvissuti non hanno combattuto contro la Purga a causa del Voto Barash.

«Ogni Jedi che persegue Barash giura di astenersi da ogni attività legata all'ordine. Un totale disimpegno da ogni cosa tranne che dalla Forza. È una sorta di penitenza. Mentre un Barash percepiva sicuramente la Purga, non poteva agire contro di essa, in alcun modo», spiega così Darth Vader. A giudicare dalla spiegazione, quindi, il Voto di Barash sembra un testa autoimposto da alcuni Jedi.


Ed ecco spiegato allora il vero motivo dell'esilio, almeno apparentemente: dopo il tradimento di Ben Solo/Kylo Ren (Adam Driver), sembra proprio che Luke possa aver intrapreso la strada Barash come atto di penitenza per i suoi errori/peccati nell'addestramento dell'allievo poi rivoltatosi, e la scelta del pianeta Ahch-To è proprio in linea con tale decisione, essendo stato costruito lì il Primo Tempio Jedi e potendo così tornare in sintonia con la Forza e solo con essa, disinteressandosi di tutto il resto.

Tale spiegazioni, lo ricordiamo, non è ufficiale ma dedotta da alcuni fan in rete. Probabilmente, per essere certi della veridicità di questa bisognerà attendere il 13 dicembre, giorno dell'uscita nelle sale italiane di Star Wars: Gli ultimi Jedi.