Star Wars: Gli ultimi Jedi, Rian Johnson spiega una delle scene più divisive del film

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Con oltre 1 miliardo e 260 milioni di dollari incassati in tutto il mondo, Star Wars: Gli ultimi Jedi si è attualmente piazzato al decimo posto dei film di maggior incasso nella storia del cinema, sostanzialmente non preoccupandosi neanche del clamoroso flop in Cina, che ha ritirato la pellicola da tutte le sale.

In questo quadro, però, l'ottavo capitolo di Rian Johnson resta attualmente uno dei più divisivi dell'intera saga, criticato per molte scelte del regista, tra le quali la scena dove Luke Skywalker (Mark Hamill) lancia alle sue spalle la spada laser appena donatagli da Rey (Daisy Ridley) in ripresa del finale de Il risveglio della Forza.

Molti fan e cinefili hanno letto questo gesto come una semplice gag fisica, nulla di più nulla di meno, ma Johnson non è d'accordo e anzi parlando con Jesse Thorn di Bullseye ci ha tenuto a sottolinearne l'importanza: "Questa ragazzina che non conosce arriva davanti a lui con questo grande bagliore negli occhi. "Ecco qui!", e gli dona questo simbolo di tutte le sue avventure e le cose fatte per spronarlo a tornare dal suo esilio. E lui cosa avrebbe dovuto fare? Dire "ok, mi hai trovato, andiamo!". No, per quanto mi riguarda, stando alle sua motivazioni, è solo gettare la spada laser l'unica risposta, e non la vedo neanche come un gesto per saggiare la forza o la volontà di Rey".

Ora, Johnson potrebbe non aver pensato molto al gesto, ma alle conseguenze e alle motivazioni dietro allo stesso sicuramente sì: "Se prendi seriamente il personaggio di Luke Skywalker, nei termini che conosciamo grazie a Il risveglio della Forza, che sono pochi, l'unica cosa che sappiamo è che si è ritirato volontariamente dalla guerra e che vive in quell'Isola. E perché ha scelto di vivere così è la prima domanda alla quale devo rispondere. Non come voglio che sia, non come voglio che agisca ma come dovrebbe essere se dovessi disegnare un suo quadro".

Continua il regista: "E da quella sola informazione ho dovuto capire perché questa persona, uno dei miei eroi, ha deciso di essere lì. Perché ha scelto di comportarsi così. E non appena ho iniziato a interrogarmi sulla faccenda è stato subito chiaro che ci doveva essere una motivazione valida: quella di rimuovere se stesso dall'equazione della Guerra in quanto Jedi e per il bene della Galassia, essendo l'ultimo dell'Ordine. Una volta capito questo ho deciso di non mostrare un Luke sinceramente convinto di riportare i Jedi in auge per salvare la Galassia, di non accontentare la mia fame da fan boy, perché avrei fatto solamente un danno. Ha deciso di rimuoversi dall'equazione per permettere alla Forza di generarsi da una fonte più saggia, e si è preso questo fardello sulle spalle. Sta sostanzialmente facendo quello che non aveva potuto fare ne L'Impero colpisce ancora, cioè ignorare le grida disperate dei suoi amici e restare nel luogo dove deve trovarsi, o almeno così è nella sua mente".

Siete d'accordo con Rian Johnson?