Star Wars: per Daisy Ridley l'addio al franchise è equiparabile a un lutto

Star Wars: per Daisy Ridley l'addio al franchise è equiparabile a un lutto
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Nel corso di un'intervista concessa a Who What Wear, Daisy Ridley è tornata a parlare della fine della saga degli Skywalker al cinema e del suo addio al franchise in cui ha ricoperto i panni di Rey nei tre film della cosiddetta Trilogia Sequel. Per l'attrice l'addio a quel set e a quel gruppo è stato un po' come affrontare un lutto vero e proprio.

Già riferendosi all'indomani della fine della saga di Star Wars, Ridley ha dichiarato: "Pensavo, e adesso che faccio? Penso sia stata una forma di lutto. Tutte quelle relazioni e quell'enorme quantità di tempo che è arrivata alla sua fine. E' stato proprio come se avessi lasciato andare via qualcosa emotivamente". L'attrice ha anche aggiunto che subito dopo ha avuto diciamo un periodo di "assestamento" in cui si è ritrovata di nuovo a casa sua senza il caos che la circondava ogni minuto come accade nei grandi set e nelle grandi produzioni hollywoodiane.

In precedenza, sempre Ridley aveva rivelato di aver pianto tutto il giorno dopo la conclusione delle sue riprese in L'Ascesa di Skywalker: "Quando chiudemmo Star Wars: L'Ascesa di Skywalker piansi tutto il giorno. Pensavo che mi sarebbe esplosa una vena, perché piansi così tanto... Ovviamente non voglio dire che sia stato un lutto, ma in effetti era come se fossi in lutto per qualcosa. È una sensazione che mi resterà sempre, saremo sempre tutti legatissimi a quell'incredibile avventura".

In seguito è tornata sul concetto di "famiglia" alla base di Star Wars: "Star Wars parla essenzialmente di famiglia. Il concetto di famiglia è tradotto ovunque. Persino sul set, mi sentivo come all'interno di una famiglia. E' quella sensazione di legame stretto. Rey sta cercando di trovare il suo posto in questo mondo allo stesso modo in cui io stavo cercando di trovare il mio in questo mondo. Le similitudini erano assurde".