Stan Lee e gli abusi psicologici della figlia JC: un report approfondisce la situazione

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A circa un mese di distanza dal primo report del The Daily Best dedicato alla pessima situazione familiare di Stan Lee, "preso di mira dagli avvoltoi", oggi è l'Hollywood Reporter a svelare un aneddoto legale legato al grande fumettista, quando Lee andò dal suo avvocato per redigere una dichiarazione.

Il documento è stato infatti scritto dall'avvocato di Lee, Tom Lallas, e ritorna propria sulle losche figure che girerebbero ora intorno al fumettista, esclusivamente intenzionate ad appropriarsi delle sue ingenti finanze. Tra questi, purtroppo, ci sarebbe anche la figlia 67enne JC, al centro tra l'altro della dichiarazione legale.

Il documento ottenuto da THR, così, datato 13 febbraio, comincia col riportare un po' di fatti accaduti in passato, spiegando come Lee e la sua ormai defunta moglie avessero aperto un fondo fiduciario per la figlia, dato che quest'ultima aveva difficoltà a sostentarsi ed era propensa "allo sperpero di denaro". Nella dichiarazione si legge anche come JC "urli e pianga in modo isterico" durante le diatribe con il padre, "costretto spesso a capitolare" alle richieste della figlia per farla smettere. Lee spiega nel documento come JC "domandi di volta in volta cambia relativi al suo fondo fiduciario", compreso il trasferimento di proprietà a suo nome. Stan Lee avrebbe resistito nel tempo ad apportare tali cambiamenti solo perché "aumenterebbero notevolmente le probabilità del suo più grande timore: vedere la figlia ingente e senza tetto".

Sempre nella dichiarazione vengono riportati inoltre i nomi che già venivano tirati in ballo dal The Daily Beast, segnalati come "personaggi con cattive intenzioni". Questi sarebbero Jerry Olivarez -ex socio d'affari di JC-, Keya Morgan e l'avvocato di JC, Kirk Schenck. Tali figuri avrebbero "influenzato la mente di JC", descritta come una persona con pochissimi amici adulti. I tre sarebbero infatti entrati nella vita della figlia di Lee solo "per impossessarsi del denaro e delle proprietà del padre". Il patrimonio di Lee sarebbe stimato intorno ai 50-70 milioni di dollari. Pochi giorni dopo la redazione di tale dichiarazione, però, il buon Stan ci ripensò e fece marcia indietro impedendone la notificazione, tutto questo dopo il licenziamento di Lallas come procuratore del fumettista e dopo una grande discussione a casa di Lee, durante al quale fu anche chiamata a intervenire la polizia di Los Angeles.

Olivarez e soci, inoltre, pare che siano riusciti a bandire o ad allontanare alcuni dei più fedeli dipendenti o associati di Lee, come il suo assistente di lunga data, Mike Kelly, il giardiniere e persino il governate che lavorava per lui ormai da decenni. Viene inoltre riportato come gli si sia affiancato un nuovo contabile e "un folto gruppo" di nuovi avvocati. Sembrerebbe inoltre che Morgan abbia cambiato il numero di telefono di Lee e che stia scrivendo di proprio pugno le e-mail del fumettista.
In merito, Morgan ha rilasciato una dichiarazione dove afferma "che è stato lo stesso Lee a richiedere il suo aiuto, ringraziandolo", rivelando inoltre di aver spedito al THR un video dove Lee "discreditava completamente" la dichiarazione rilasciata a Lallas.

Nel video in questione, un decisamente animato e robusto Lee afferma come "il suo rapporto con JC non sia mai stato migliore di com'è oggi, e lo stesso è per la relazione con l'amica Keya Morgan. Il resto sono solo bugie". E l'avvocato di JC ha aggiunto in difesa della sua assistita come "la questione non siano i presunti abusi di JC su Lee, ma quelli di altri uomini su JC".