La stampa accoglie bene il Charlie's Angels di Elizabeth Banks

La stampa accoglie bene il Charlie's Angels di Elizabeth Banks
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Il business dei reboot e dei remake ha ormai preso pieno possesso di Hollywood da qualche anno: trovare idee originali valide è sempre più difficile, e allora tanto vale tentare di rivitalizzare qualche vecchio franchise caduto da qualche tempo nel dimenticatoio. Ultima a cedere alla tentazione è stata Elizabeth Banks, con il suo Charlie's Angels.

Il celebre telefilm andato in onda a cavallo tra gli anni '70 e '80 del secolo scorso aveva già ricevuto due adattamenti cinematografici nel 2000 e nel 2003 riscuotendo anche un discreto successo, ma alla regista e produttrice Banks i tempi sono evidentemente sembrati maturi per tentare di portare nuovamente in auge la saga. Ma ne sarà valsa la pena?

Pare proprio di sì, almeno stando alle reazioni della stampa specializzata dopo l'esordio in sala: "Il risultato è un film che omaggia i suoi predecessori e riesce anche ad elevarsi più in alto di questi. Banks porta Charlie's Angels nell'era moderna con stile, innalzando senza timore la bandiera del femminismo, difendendo l'amicizia tra donne e affrontando anche il tema della crisi climatica mondiale" leggiamo sull'Hollywood Reporter, mentre IGN elogia la capacità del film di offrire scene adrenaliniche e violente pur mantenendo sempre il sorriso. Il plauso di IGN va anche alla prova offerta dalle protagoniste Kristen Stewart, Naomi Scott ed Ella Balinska, così come agli outfit sfoggiati nel corso delle quasi due ore di film.

Anche Variety si congratula con il lavoro svolto da Elizabeth Banks, definendo il nuovo Charlie's Angels come un remake del quale non si sapeva di avere il bisogno ma rivelatosi assolutamente necessario. Un po' meno buoni sono stati gli utenti di Rotten Tomatoes: sul popolare sito di recensioni, infatti, il sito si è fermato ad un semplice 66% di gradimento.

Resta da vedere se questo Charlie's Angels rispetterà le previsioni d'incasso per il weekend d'apertura; Elizabeth Banks, dal canto suo, si è detta pienamente consapevole della pressione che grava sulla sua opera.