Spike Lee distrugge Donald Trump: "Vorrebbe fare il dittatore, mi disgusta"

Spike Lee distrugge Donald Trump: 'Vorrebbe fare il dittatore, mi disgusta'
di

In seguito alle proteste che in questi giorni stanno condizionando gli Stati Uniti, dopo l'omicidio di George Floyd per mano della polizia di Minneapolis, Spike Lee è tornato nuovamente ad attaccare Donald Trump per la sua condotta irresponsabile e ai limiti della legalità, tuonando contro di lui critiche su critiche.

Lee ha accusato il presidente Trump di essere tra le cause dirette della crescente ondata di razzismo che imperversa nel paese e che è diventata argomento di protesta (violenta e non) in questi giorni in seguito all'omicidio Floyd. "E' un gangster - ha tuonato il regista - sta cercando di diventare dittatore". Nelle ultime ore infatti, Trump ha minacciato l'invio della National Guard per fermare le proteste di questi giorni diffuse in molti stati d'America e nella giornata di lunedì dalla Casa Bianca si è diretto presso una chiesa reggendo una Bibbia dopo che i protestanti sono stati allontanati dallo stesso luogo.

"Lo stavo guardando con la mia famiglia alla televisione e stavamo tutti urlando dal disgusto di quello che vedevamo. Questa dimostrazione di forza - dove per mezzo del gas e della violenza sono stati allontanati dei protestanti pacifici così da spianargli la strada è stato indubbiamente ridicolo. Non avevo mai visto niente di simile nella mia vita, in particolare riguardo a un leader mondiale".

Spike Lee ha per l'occasione montato anche un cortometraggio in cui citava oltre al personaggio del suo film Fa' la cosa giusta, Radio Raheem, che nella pellicola subiva una sorte simile a quella di George Floyd, mostrava immagini di Eric Garner e dello stesso Floyd. Il corto è stato mandato in onda nel corso dello speciale della CNN I Can’t Breath: Black Men Living and Dying In America. Il corto si intitolava 3 Brothers.

Il nuovo film di Spike Lee, Da 5 Bloods, arriverà su Netflix il 12 giugno.