Spiegate le ragioni sulla scelta delle origini di Rey in Star Wars: Gli Ultimi Jedi

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Dopo l’uscita al cinema di Star Wars: Il Risveglio della Forza i fan hanno cominciato da subito ad ipotizzare quale fosse il ramo di parentela che legasse Rey ad altri personaggi chiave della saga ideata da George Lucas. Sul punto, tuttavia, il regista Rian Johnson ha avuto carta bianca dalla Lucasfilm e di ciò ne parla nel corso di un’intervista.

Se siete giunti fino a questo punto della notizia saprete allora che la scelta effettuata dal film-maker sulle origini del personaggio interpretato da Daisy Ridley ha creato non poche discussioni sui social e nei forum dedicati a Star Wars. Ne Gli Ultimi Jedi, infatti, ogni congettura immaginata durante i due anni di distanza tra il settimo e l’ottavo capitolo cinematografico è stata scartata in favore di una posizione spiegata nella storia da Kylo Ren. Rey non possiede il sangue degli Skywalker come Ben Solo e non è nemmeno imparentata con Obi-Wan Kenobi come molti supponevano, ma è in modo semplicistico la figlia di mercanti di rottami che l’hanno venduta “per comprarsi da bere”. Questa è stata una presa di posizione sul suo passato assunta in piena ed assoluta libertà dal regista e sceneggiatore Rian Johnson, il quale spiega così cosa lo abbia indotto a preferire questa valutazione per il background del personaggio:

Ho esaminato tutte le eventualità su chi potessero essere i suoi genitori. Ho persino redatto una lista in cui scrivevo pregi e difetti di ogni probabile scelta. Sono arrivato a questa conclusione perché mi piaceva l’idea di evadere dalla tradizione per cui la Forza avesse a che fare con la genetica e che scorresse in un legame parentale. L’idea che mi piaceva introdurre si basa sulla probabilità che chiunque possa diventare un Jedi”.

Sul perché abbia assunto questa decisione, scartando le altre di cui tanto si discuteva sul web:

Se Rey avesse ottenuto una risposta del tipo ‘Sei imparenta a questo o a quello, eccoti servito il tuo posto in questa storia” sarebbe stata forse la scelta più semplice che avrebbe potuto ascoltare. Mentre quella più difficile da accettare è stata quella presentata da Kylo, il quale avrebbe strumentalizzato questo momento per smontare la sua sicurezza in modo tale da farla sentire in dovere di aggrapparsi a lui per costruire una propria identità. Invece, al contrario, è proprio adesso che reagisce e si rialza in piedi da sola e sempre da sola è alla ricerca del suo ruolo nella storia. Questa mi è sembrata drammaticamente la parte più potente che Rey abbia dovuto affrontare in quel momento”.

Adesso bisognerà attendere l’uscita del nono episodio di Star Wars per capire se J.J. Abrams, di nuovo in cabina di regia, deciderà di stravolgere o meno il finale de Gli Ultimi Jedi o proseguire sulla scia creata da Rian Johnson.