Sony, primo contatto con Blu-ray e l'alta definizione

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Sony ha recentemente tenuto una conferenza/dimostrazione avente come oggetto l'alta definizione, che entrerà verosimilmente nelle nostre case nell'immediato e prossimo futuro. L'evento è stato ovviamente occasione di poter sottoporre alla curiosità dei partecipanti un lettore Blu-ray in azione, ovvero uno dei due standard destinati ad affiancare e poi sostituire gli attuali DVD Video

Con questo focus intendiamo tracciare le linee base di questa piccola-grande rivoluzione (rimandando in ogni caso maggiori approfondimenti), oltre ovviamente a comunicare le impressioni ricavate. Si parla infatti molto di specifiche tecniche e di banda, di 1080i e 1080p, ma all'atto pratico l'appassionato che non ha ancora avuto modo di posare gli occhi sull'alta definizione si chiede se davvero esistano le così marcate differenze con quanto visto finora con i DVD.

Sony ha inoltre citato la storia dell'alta definizione, iniziata nel lontano 1985 in Giappone, sfruttando ovviamente la tecnologia analogica. I tempi erano in ogni caso ancora acerbi per una diffusione capillare, a causa di una mancanza di standard e di una necessità di banda allora difficilmente ottenibile se non con spese esorbitanti. Passati 10 anni circa si è fatto un secondo tentativo, scontradosi contro gli altissimi costi delle apparecchiature di produzione, idee poco chiare sugli algoritmi di compressione e prezzo degli apparecchi destinati ai consumatori alla portata di poche tasche.

Oggi molti di questi problemi sono stati risolti, pur non essendo l'alta definizione ancora alla portata di tutti sotto il profilo economico. Con queste premesse Sony ha messo sul tavolo le carte già note da tempo, ovvero la superiore capienza rispetto allo standard concorrente HD-DVD e l'appoggio della maggior parte delle major cinematografiche e delle aziende attive nell'elettronica di consumo.

Le novità esposte riguardano due diverse modalità che l'utente potrà sfruttare, utilizzando Blu-ray. La prima è la modalità "classica", definita BD-Movie, che prevede la fruizione dei contenuti come avviene ora con i DVD Video: menù contesttuali multipagina, contenuti extra ospitati sul disco, sottotitoli ecc ecc.

La seconda è la cosiddetta BD-J, dove con J si intende sottolineare l'utilizzo di un ambiente Java che amplia gli orizzonti e i margini di interazione fra utente e contenuti. Molto più inerattiva rispetto a quanto si può osservare con i comuni DVD Video, tale modalità permetterà di personalizzare menù, memorizzare contenuti nel disco rigido del lettore, accedere a determinate zone del disco con contenuti extra (gratis o a pagamento a seconda dei casi), fino ad arrivare addirittura a fruire di contenuti live. Come è facile immaginare, per poter godere dei vantaggi della BD-J è obbligatorio disporre di una connessione ad internet.

Da ciò ne consegue che sul mercato troveremo due tipi di lettori, differenziati dalla possibilità di connettersi alla rete oppure no. Nel primo caso si potrà sfruttare i supporti in modalità BD-Movie o BD-J, nel secondo ovviamente solo BD-Movie.


(particolare di menù interattivo con traduzione simultanea nella propria lingua dei vari contenuti scritti)


(particolare di menù interattivo con informazioni varie, in contemporanea alla riproduzione del film in finestra)

Le potenzialità dello standard dunque sono sulla carta buone, anche se all'atto pratico servirà ancora tempo affinché molta gente potrà goderne. Chiuderemo questo mini-articolo pubblicato come focus con alcune personalissime impressioni, al solo scopo di riportare un'esperienza in più.

Abbiamo anticipato di voler rispondere alla domanda ormai ricorrente: ne vale la pena? Ammetto, da scettico di natura quale sono e come professione impone, di aver analizzato con il massimo interesse l'alta definizione sul campo, traendo alcune impressioni. Premetto che ciò di cui parlerò, a scanso i equivoci, è riferito all'alta definizione, non a Blu-ray, che di fatto è uno srandard di supporto. L'alta definizione sarà garantita anche da HD-DVD, giusto per intenderci.

La differenza con gli attuali DVD esiste, ed è netta. Guardando un film in DVD si ha la percezione di avere una buona qualità, e si ritiene di non avere bisogno di nulla di più. Dopo aver preso visione dell'alta definizione, si cambia idea. Non che il comune DVD diventi immediatamente inguardabile, per carità, ma si capisce che si può andare oltre, e anche di molto. La definizione delle immagini è davvero qualche gradino sopra, come è facile notare ad esempio nei primi piani, osservando particolari della pelle, per esempio. Impensabile con i comuni DVD notare molti dettagli che emergono dall'osservazione dell'alta definizione, incarnata in questo caso nello standard 1080i.

Ovviamente è importante anche il mezzo con cui lo si osserva, che si sottointende ovviamente essere compatibile 1080i. Durante la presentazione sono stati mostrati diversi trailers di film, sfruttando un videoproiettore ovviamente Sony. La videoproiezione però necessita grandi attenzioni per raggiungere livelli qualitativi elevati, e ammetto che se mi fossi fermato a giudicare solo da questa esperienza avrei dato una risposta diversa alla fatidica domanda. Luce ambientale troppo luminosa, unita con buona probabilità ad una non ottimale taratura del videoproiettore, non hanno permesso di mettere in luce più di tanto le potenzialità dell'alta definizione.

Le cose sono cambiate, drasticamente, osservando diversi demo su un televisore LCD (Sony con Bravia Engine), in cui i maggiori contrasti e una luminosità molto più indipendente dal fattore ambientale hanno messo in mostra tutto il potenziale. Abituati gli occhi ai nuovi dettagli, si ha poi l'impressione, guardando i comuni DVD, di osservare qualcosa di sfuocato. Dopo una simile esperienza l'appassionato, c'è da starne sicuri, andrà a dormire con un pensiero in più.

Fonte: Hardware Upgrade.it