Sir Gawain e il Cavaliere Verde, la scenografa: 'Ci ha aiutati una pausa bagno'

Sir Gawain e il Cavaliere Verde, la scenografa: 'Ci ha aiutati una pausa bagno'
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Sir Gawain e il Cavaliere Verde è arrivato in Italia a Novembre, e noi di Everyeye abbiamo elogiato il film con Dev Patel nella nostra recensione. La pellicola è stata diretta da David Lowery, che è partito dal presupposto che non sappiamo bene in che periodo siano ambientate le vicende di Re Artù. Questo si è andato a riflettere sulla scenografia.

Lowery ha infatti raccontato in un'intervista con la scenografa del film, Jade Healy, che quando hanno iniziato a lavorare sull'ambientazione non si sono preoccupati troppo di definire un preciso periodo storico attraverso l'immagine. Infatti, mentre si discute sull'esistenza o meno di questa figura, la la leggenda narra che Re Artù e i suoi Cavalieri della Tavola Rotonda vissero in Gran Bretagna tra il V e VI secolo. Tuttavia le sue storie furono riportate molto più tardi nel Medioevo e poi di nuovo nel XIX secolo. Il regista ha preso questa come un'occasione per essere totalmente libero.

"Non eravamo interessati a darci regole" ha detto Healy nel corso dell'intervista. "Abbiamo fatto tante ricerche da usare come base per quello che stavamo ideando, ma i Cavalieri della tavola rotonda vivono nell'immaginazione del pubblico, e quella era la cosa importante". E proprio la tavola rotonda è stato il primo elemento ad essere rinnovato e adattato alle necessità di ripresa del regista. La scenografa ha detto subito di aver reso questo mobile protagonista di una grande sala costruita su un palcoscenico irlandese. Ha poi aggiunto di aver sostituito la tipica lastra di legno massiccio, con un enorme cerchio aperto al centro che presenta uno spazio vuoto a un'estremità in modo che le persone possano raggiungere il centro.

Proprio in quella grande sala Healy e la sua squadra hanno dovuto lavorare molto, costruendo anche il soffitto, in quanto non c'era il budget per la creazione di effetti. Il castello di Re Artù era invece basato su un'abbazia francese "semplice e romanica", mentre il secondo castello situato nei profondi boschi e occupato da un misterioso signore e una dama che ospita e tenta Sir Gawain era più elaborato e anche meno fedele al periodo. Una scelta definita da Healy "rischiosa" e "futuristica".

C'è poi la questione della cappella dove Sir Gawain ha il suo ultimo incontro con il Cavaliere Verde. Il luogo è stato trovato in un modo un po'... insolito. La troupe, infatti, stava lasciando un castello dove si era girato quando il DOP Andrew Droz Palermo si è diretto nel bosco per espletare i suoi bisogni. Una volta tornato dalla piccola gita ha chiamato Jane Healy, dicendole di aver trovato, casualmente, il posto perfetto per girare: e in effetti così è stato.

E voi, avete visto il film? Ecco intanto quali sono le votazioni di Sir Gawain e il Cavaliere Verde su Rotten Tomatoes!