Shutter Island, il significato della pioggia nel film di Scorsese: cosa c'entra Freud?

Shutter Island, il significato della pioggia nel film di Scorsese: cosa c'entra Freud?
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C'è tanta psicanalisi in Shutter Island: con il film con Leonardo DiCaprio Martin Scorsese decise di indagare a fondo nella mente umana, ispirandosi alle teorie dei padri di quest'affascinante materia e traducendo i demoni dei protagonisti non soltanto nella recitazione degli attori, ma anche nell'ambiente che li circonda.

Non solo l'inquietante struttura dell'Ashecliff Hospital, infatti, funge da scenario perfetto in tal senso, ma anche il clima stesso occupa un ruolo fondamentale nel disegno con cui Scorsese vuole regalarci quest'affresco della mente umana ispirandosi alle teorie del padre della psicanalisi Sigmund Freud.

Nel corso del film, infatti, possiamo notare alcuni cambiamenti nel clima che avvolge l'isola: nuvoloso per quasi tutta la prima parte della storia, infatti, il tempo comincia via via a peggiorare, con una pioggia che parte docile per poi diventare sempre più aggressiva con il passare dei minuti e, naturalmente, con l'intorbidirsi della storia.

Si tratta di una scelta tutt'altro che casuale: Freud, infatti, paragonava il subconscio ad un cielo disordinato e nuvoloso, in contrapposizione a quello limpido e terso della consapevolezza. Mentre ci addentriamo nei più oscuri anfratti della psiche del nostro protagonista, dunque, il tempo non può che peggiorare: solo sul finale, una volta sciolto il bandolo della matassa, vedremo quindi finalmente spuntare il sole.

Avevate fatto caso a questo dettaglio? Fatecelo sapere nei commenti! Per saperne di più sul film con Leonardo DiCaprio e Mark Ruffalo, intanto, vi lasciamo qui la nostra recensione di Shutter Island.