Shia LaBeouf tra risse e arresti: una vita sopra le righe raccontata in 16 folli episodi

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Negli anni moltissimi divi di Hollywood hanno fatto parlare di sé per la loro vita privata ricca di eccessi e scandali e Shia LaBeouf non fa eccezione: partite con noi per un viaggio decisamente sopra le righe in cui luci rosse e tabloid la fanno da padroni.

Uno dei primi episodi che vede protagonista l'attore di Indiana Jones avvenne nel febbraio 2005, quando LaBeouf venne arrestato dalla polizia di Los Angeles per aggressione a mano armata dopo aver urtato una volante e aver minacciato il suo vicino di casa con un coltello da cucina.

Il 4 novembre 2007 LaBeouf fu arrestato per violazione di domicilio in seguito alla richiesta del responsabile di una farmacia di lasciare il locale: l'attore si rifiutò ed intervenne la polizia, ma in seguito le accuse furono ritirate.

Marzo 2008 venne emesso un mandato d'arresto per LaBeouf dopo la mancata comparizione in tribunale a seguito di un'accusa per uso di stupefacenti. Il giorno dopo il suo avvocato si è presentato in tribunale e il giudice ritirò il mandato.

Il 27 luglio 2008 il camion di LaBeouf venne distrutto in un incidente stradale dopo che un'auto, ignorando il semaforo rosso, si era lanciata a tutta velocità nella fiancata. Nell'incidente riportò gravi ferite alla mano sinistra, che rimase schiacciata, e fu anche arrestato per non essersi sottoposto all'alcol test. Anche in questo caso fu scagionato da ogni accusa.

Il 5 febbraio 2011 LaBeouf fu fermato nuovamente per una rissa in un pub di Sherman Oaks e, sebbene sia stato ammanettato anche in quell'occasione, non fu arrestato e dopo pochi minuti fu rilasciato.

Il 17 dicembre 2013 LaBeouf venne accusato di plagio per il suo cortometraggio Howard Cantour.com, secondo molti ispirato al fumetto di Dan Clowes "Justin M. Damiano". In seguito LaBeouf postò delle scuse sui suoi social... Che furono a loro volta tacciate di essere state copiate da un post di Yahoo! Answers del 2010.

Il 9 febbraio 2014 il Nymphomaniac di Lars von Trier lo portò sul red carpet del Festival del cinema di Berlino: in quell'occasione LaBeouf si presentò con un sacchetto di carta sulla testa su cui scrisse "I AM NOT FAMOUS ANYMORE", gesto senza dubbio provocatorio.

L'11 febbraio 2014 l'attore si esibì in una performance artistica di sei giorni in una galleria di Los Angeles intitolata #IAMSORRY. Durante l'esibizione l'attore indossava uno smoking e invitava le persone ad entrare una alla volta nella stanza in cui, al termine della performance, piangeva davanti a loro.

Il 26 giugno 2014 fu accusato di disturbo della quiete per essersi rifiutato di lasciare lo Studio 54 di New York, in cui si stava esibendo Alan Cumming. LaBeouf avrebbe inoltre sputato sugli agenti che stavano procedendo all'arresto, salvo poi rivolgergli offese di ogni tipo. In seguito accettò volontariamente di iniziare un percorso di riabilitazione e gestione della rabbia.

Nel maggio nel 2015 LaBeouf collabora nuovamente con Luke Turner e Nastja Sade Ronkko (già partner in #IAMSORRY) per #INTRODUCTIONS, una serie di monologhi eseguiti con alle spalle uno schermo verde. Uno dei filmati, intitolato "Just Do It" e che vi lasciamo nel player in alto, consisteva nell'urlare frasi d'incoraggiamento e divenne virale in brevissimo tempo, tanto da essere la GIF del 2015 più cercata su Google secondo lo stesso motore di ricerca.

Durante le riprese del film American Honey (2016) l'attore si presentò sul set con 12 tatuaggi autentici, tra cui un ritratto di Missy Elliot su ogni ginocchio. Scelta simile la prenderà nel luglio 2018 quando, per interpretare il gangster Creeper nel thriller The Tax Collector, LaBeouf si farà tatuare l'intero petto per impersonare al meglio il ruolo.

Nel novembre del 2015 LaBeouf torna con una nuova performance intitolata #ALLMYMOVIES, che consiste in una maratona di tre giorni in cui l'attore e regista rivede tutti i suoi film in diretta streaming.

Nel maggio del 2016 LaBeouf, Turner e Ronkko partono per un viaggio lungo un mese e chiamato #TAKEMEANYWHERE. Il progetto sperimentale consisteva nel rendere periodicamente note le proprie coordinate, così che i fan potessero trovarli e portarli ovunque volessero. Partiti dal Colorado, il trio attraversò gli Stati Uniti prima di arrivare in Canada e terminare la corsa in Alaska.

Il 26 gennaio 2017 l'attore venne nuovamente arrestato, stavolta per aggressione e reati minori dopo aver litigato con un residente del Bronx durante un corteo anti-Trump: anche in questo caso le accuse vennero ritirate in poco tempo.

Terminiamo la nostra insolita classifica con l'ultimo arresto di LaBeouf, avvenuto l'8 luglio 2017 a Savannah, in Georgia, per ubriachezza molesta, comportamenti violenti e ostruzione delle forze dell'ordine. L'attore si oppose fermamente alle accuse e alla sentenza, cui oltre alla riabilitazione obbligatoria per la gestione della rabbia e l'abuso di sostanze stupefacenti venne aggiunta anche una multa di $1.000.