Sherlock Holmes, Guy Ritchie dichiarò guerra a tutti gli stereotipi sul personaggio

Di Sherlock Holmes, tra cinema e TV, ne abbiamo visti a bizzeffe: il detective partorito dalla geniale penna di sir Arthur Conan Doyle è una figura riconoscibilissima non soltanto per le sue doti investigative, ma anche grazie ad alcuni tratti caratteristici relativi al suo aspetto fisico o ad alcune frasi diventate ormai iconiche.

Il cappello, ad esempio: in tutte le immagini che lo ritraggono, il nostro Sherlock viene sempre presentato con il suo immancabile copricapo da cacciatore e, possibilmente, in compagnia dell'inseparabile pipa. E cosa dire delle frasi ricorrenti? "Elementare, Watson" è ormai da tempo immemore un modo di dire sfruttato da tutti noi almeno una volta nella vita... Ma clamorosamente assente dal film di Guy Ritchie.

Pare, infatti, che le intenzioni del regista una volta avvicinatosi alla produzione del film con Robert Downey Jr. siano state subito chiare: il suo Sherlock avrebbe dichiarato guerra ad ogni stereotipo sul personaggio, mantenendone sì alcuni lati del carattere e l'indiscussa genialità investigativa, ma abolendo categoricamente elementi come il cappello o la celebre frase rivolta al suo aiutante.

Una volontà, quella di Ritchie, dovuta presumibilmente alla voglia di evitare una reiterazione degli stessi elementi già visti in tanti Sherlock precedenti al suo: sarà stata la scelta giusta? Diteci la vostra nei commenti! Qui, intanto, trovate la nostra recensione di Sherlock Holmes.