Saw 3D: anticipata ulteriormente l'uscita italiana!

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Apertura in testa al boxoffice americano per l’ultimo episodio della saga di Jigsaw, SAW 3D con oltre 24 milioni di dollari, arriva in Italia il 17 novembre 2 novembre 2010. Ottimo inizio per SAW 3D nel week end di Halloween. L’horror 3D si piazza primo al box office americano con oltre 24 milioni di dollari. Ma è record anche nel Regno Unito dove l’ultimo episodio della saga conquista il primo posto con oltre 3.3 milioni di sterline, l’incasso più alto al primo week end di tutti gli episodi di SAW. A seguire, un interessante viaggio attraverso il franchise di Saw.

"Che cazzo sta succedendo? Dove mi trovo?" Queste parole, pronunciate a due minuti dall'inizio del primo film della saga di SAW, del 2004, esprimono emozioni elementari: una disperata confusione, un terribile senso di impotenza, terrore e panico, che sono alla base della franchise di SAW, di Lionsgate e Twisted Pictures. Sono queste emozioni la chiave del suo fenomenale successo. I film di SAW seguono gli stratagemmi architettati dall'Enigmista, un malato terminale di cancro, impegnato a mettere in atto il suo malvagio programma morale. L'Enigmista è un genio, capace di inventare dei raccapriccianti giochi di sopravvivenza, che "gioca" con chi, secondo lui, ha smesso di apprezzare il dono della vita. Negli Stati Uniti, ogni ottobre, il mese in cui si celebra la festa di Halloween, ha portato con sé un nuovo film della franchise di SAW, con tutte le orribili e geniali trappole e gli intriganti indizi legati al progetto portato avanti dall'Enigmista. Ad oggi, i sei titoli della franchise di SAW hanno incassato complessivamente 730 milioni di dollari al box office mondiale, mentre le vendite in DVD hanno superato le 30 milioni di unità e, così, SAW si è guadagnato un posto ufficiale nel Guinness Book of Records, come "Serie di Film Horror di Maggior Successo". SAW ha raccolto l'eredità di serie horror diventate dei classici del genere, come HALLOWEEN e NIGHTMARE, entrando, a sua volta, a far parte della nostra cultura popolare, e ottenendo una fama tale da essere ben nota anche a coloro che non sono dei fan del genere. Ora, sette anni dopo la prima comparsa dell'Enigmista, gli ultimi pezzi del suo puzzle verranno finalmente messi al loro posto in SAW 3D, l'ultimo film della serie. SAW 3D è il primo film ad essere stato girato interamente con l'innovativo sistema SI-3D, che permette di girare riprese estremamente ravvicinate e con uno stile molto dinamico (una delle caratteristiche peculiari di SAW). Saw 3D contiene più trappole rispetto a qualsiasi altro film della serie: ben undici. E risponde anche ad una questione lasciata in sospeso in SAW: cosa è accaduto al Dr. Gordon, che avevamo visto strisciare via (privo di un piede), dalla stanza degli orrori dell'Enigmista? Il regista di SAW 3D, Kevin Greutert, ha fatto parte del gruppo di lavoro sin dall'inizio, ha infatti montato i primi cinque episodi della serie, prima di passare dietro alla macchina da presa in SAW VI. Greutert ritiene che parte del fascino esercitato dalla saga dipenda dall'approccio narrativo utilizzato, che si discosta da quella che generalmente è la norma in uso nella sfera del genere horror. "Nella maggior parte dei film slasher le vittime ci vengono presentate e, subito dopo, vengono uccise una alla volta, ma a parte ciò, non accade molto di più. SAW è molto diverso. La trama è decisamente intricata. Abbiamo sempre al meno tre trame che seguono altrettanti personaggi, e sono tutte legate tra di loro nel corso del film; e se si osservano tutti e sette i film nel loro insieme, la trama appare ancora più ricca. Sono tutti pieni di idee geniali: ci vuole molto talento per la creazione di questi film. Credo che i film abbiano avuto un'evoluzione, e ognuno di loro è unico e differente dall'altro". Il Produttore Oren Koules spiega come, nella creazione di tutti i sequel, i filmmaker abbiano sempre tenuto in grande considerazione tanto i fan più agguerriti della saga quanto gli spettatori casuali. "Abbiamo usato un approccio ambivalente per ogni film della saga di SAW. Vogliamo essere certi di prenderci cura dei nostri fan più leali, che vengono a vedere ogni singolo episodio, che vivono e si nutrono dei nostri film. Passiamo centinaia di ore a domandarci, ‘Se muore qualcuno, che effetto può avere sui film precedenti? E quale effetto potrà avere nei prossimi film?'. Ma, allo stesso tempo, vogliamo anche essere certi che se anche coloro che non avessero mai visto un solo film della saga decidessero di andare a vedere, ad esempio, SAW IV, escano dalla sala pensando che è un film straordinario, dall'inizio alla fine". Il Produttore Mark Burg sottolinea un altro fattore chiave della longevità di SAW: l'attore Tobin Bell, che ha interpretato l'Enigmista, alias John Kramer, nel corso di tutta la serie. "Il contributo di Tobin è enorme. In SAW resta sdraiato senza muovere un dito, su un pavimento di cemento, fingendo di essere morto, per quasi tutto il film; ora scrive lui molti dei suoi dialoghi. Lui è il personaggio. E' lui il pilastro su cui poggia il successo di SAW". Senza alcun dubbio, l'Enigmista, interpretato da Bell, è diventato uno dei personaggi più indelebili dei film horror dei nostri tempi, e per la sua interpretazione in questo ruolo l'attore ha ricevuto grandi elogi da parte della critica. In un saggio sui film horror contemporanei, del 7 settembre del 2007, apparso su L.A. Weekly, il critico Luke Thomson ha scritto, "La performance di Tobin Bell nel ruolo dell'Enigmista è una meraviglia; è il miglior antieroe horror del ‘mondo reale', da quando Anthony Hopkins ha interpretato Hannibal Lecter". Bell descrive il ruolo come un'avventura creativa molto ripagante. "Non succede spesso di avere l'opportunità di interpretare lo stesso personaggio in sette film, è stato fantastico", afferma. "Come villain di un horror credo sia stato un personaggio molto più ricco di tanti altri, e ciò dipende dal concetto che gli sceneggiatori hanno posto alla base delle sue azioni. John Kramer parla di cose che tutti noi pensiamo: il fatto di dover apprezzare i doni che riceviamo dalla vita; come qualche volta le persone arrivino a calpestare i propri amici pur di ottenere quello che vogliono. Non interpreto mai questo personaggio come se pensasse di essere il cattivo, perché non è affatto così che si vede". La serie di SAW è una saga, ovviamente. SAW, diretto da James Wan, scritto da Leigh Whannell e tratto da una storia di Wan e Whannell, è stato proiettato in anteprima mondiale in occasione del Sundance Film Festival del 2004, nell'ambito del popolare programma, intitolato "Park City at Midnight". Il Direttore del Festival, Geoffrey Gilmore, responsabile della programmazione di questo evento annuale, ricorda quanto sia rimasto colpito di fronte al grande controllo dimostrato da questi filmmaker alla loro prima esperienza, sia in termini di forma che di tematiche. "SAW riusciva a catturare il pubblico sin dalla prima inquadratura; era audace, era costruito in modo intelligente, terrificante e senza mezzi termini", afferma. "Ma ciò che contraddistingueva SAW era la sua serietà morale. Questo film non aveva come unico obbiettivo quello di spaventarti, voleva farti riflettere su quello che saresti arrivato a fare pur di rimanere vivo. Nel mondo di oggi, non è una cosa banale su cui riflettere, sia come individuo che come membro della società". Col proseguire della saga di SAW, i film sono penetrati sempre più a fondo nelle convinzioni dell'Enigmista, nella sua visione del mondo. Secondo quanto afferma Whannell, uno dei creatori della serie, nonché sceneggiatore di SAW, SAW II e SAW III, "Il cancro da cui è affetto l'Enigmista lo ha portato a riflettere su cosa significhi essere vivo e quanto si possa essere vicini alla morte in ogni istante. Il problema, però, è che lui non è certo una di quelle persone che si dicono ‘carpe diem', e poi vanno a fare un viaggio in Europa. Il concetto del valore della vita diventa il punto di partenza per iniziare ad analizzare le scelte morali fatte da altri individui. L'Enigmista continua costantemente a rivangare tali questioni, che diventano l'obbiettivo dei suoi giochi; e per quanto contorti siano, la sua intenzione è quella di aiutare le persone. L'Enigmista è un personaggio diviso tra la sua inclinazione filosofica e la sua malata interpretazione del concetto di altruismo; e mi piace pensare al lui come ad una figura unica, all'interno dell'universo dei film di genere horror". La franchise di SAW ha fatto parte di un'ondata di film horror paragonabile a quella del cinema horror indipendente degli anni ‘70, un parallelo sottolineato anche da una retrospettiva realizzata presso il Museum of the Moving Image di New York, nell'estate del 2007, intitolata "It's Only a Movie: Horror Films from the 1970s and Today". Questa retrospettiva ha tracciato una linea di continuità tra film come L'ULTIMA CASA A SINISTRA (1972) di Wes Craven e NON APRITE QUELLA PORTA (1974) di Tobe Hooper - che hanno sconvolto il pubblico della loro epoca, con elementi gore e con le loro disturbanti esplorazioni del comportamento umano - e i film dell'era di SAW, tra cui SAW II, di Darren Lynn Bousman - caratterizzato da immagini e storie che hanno ugualmente sconvolto e terrorizzato gli odierni spettatori, lasciandoli al contempo desiderosi di altri film di questo genere, proprio come era successo agli spettatori degli anni ‘70. Nell'ambito della rassegna "It's Only a Movie", venivano proiettati due film alla volta, mettendo a confronto film di entrambe le epoche; SAW II, ad esempio, veniva proiettato assieme ad ARANCIA MECCANICA, di Stanley Kubrick. A giugno del 2007, nell'annunciare la serie, il Capo Curatore del Museo, David Schwartz, disse, "Questi film hanno un'estetica notevole, e sono di grande interesse culturale, poiché riflettono indiscutibilmente le paure dell'epoca contemporanea.... Ovviamente, siamo consapevoli del fatto che questi film contengono immagini disturbanti, e talvolta scioccanti, ma sono potenti proprio perché attingono dalle nostre angosce più profonde". L'Assistente Curatrice, Livia Bloom, ribadì. "I filmmaker in questa serie usano il genere horror come impalcatura commerciale per fare dei film intelligenti e spesso sovversivi. I loro lavori esaminano le inquietudini psicologiche, e commentano delle tematiche sociali e politiche molto attuali". Bloom notò come nelle "impressionanti scene di tortura" contenute in SAW, avesse trovato "riflessioni di una vita durante un tempo di guerra e tumulti". La consistenza tematica e stilistica della serie di SAW deve molto al team di cineasti che vi hanno lavorato, composto da persone che hanno partecipato alla serie per quasi tutto, se non tutto, il suo corso. Oltre a Burg, Koules e Greutert, questo team include i creatori di SAW, Wan e Whannell; il produttore Gregg Hoffman; i produttori esecutivi Daniel Heffner, Stacey Testro, Peter Block e Jason Constantine; il direttore della fotografia David A. Armstrong (ha girato i primi sei capitoli della saga); gli sceneggiatori Patrick Melton e Marcus Dunstan (si sono occupati della saga a partire da SAW IV); il compositore Charlie Clouser (ex-membro della band dei Nine Inch Nails); il costumista Alex Kavanagh; e la direttrice del casting Stephanie Gorin. Lo Sceneggiatore/regista Darren Lynn Bousman si è unito al team a partire da SAW II e, successivamente, ha diretto SAW III e SAW IV. Lo scenografo David Hackl ha creato l'universo dell'Enigmista nel corso dei primi quattro episodi, per poi passare dietro alla macchina da presa in SAW V. In Saw V si è unito al gruppo anche l'attuale scenografo Tony Ianni (V, VI, 3D). La franchise di SAW non è solo ‘sangue', ma parla anche di quel sangue che salva vite umane. Difatti, con l'uscita del primo SAW, nel 2004, Lionsgate e Twisted Pictures si sono imbarcate in un tipo di promozione del tutto innovativa, creata appositamente per la franchise: Una raccolta di sangue organizzata a livello nazionale, che esortava i fan di SAW a donare il proprio sangue alla Croce Rossa, con lo slogan "Give Til It Hurts"1. Questa raccolta di sangue è diventata un elemento chiave della franchise di SAW, così come i rituali che si ripetono ogni anno, in occasione della premiere di Halloween. Ogni anno è stata creata una campagna pubblicitaria, fotografata da Tim Palen, Co-Presidente del Marketing Theatrical della Lionsgate - oltre che bravissimo fotografo d'arte - in cui apparivano delle infermiere e degli affascinanti angeli di grande impatto visivo. In sei anni di campagne per la raccolta del sangue, gli spettatori di SAW hanno donato quasi 60 litri di sangue per aiutare a salvare 373.923 vite. contorta in modo graduale. La serie stessa assomiglia a uno degli indovinelli dell'Enigmista, con ogni nuovo film collegato al precedente. SAW 3D porterà la serie alla sua conclusione. E' arrivato il momento di guardare nuovamente tutti i pezzi che l'Enigmista ci ha lasciato. Parafrasando le vittime dell'Enigmista: dove ci troviamo?

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