Ryuichi Sakamoto è morto a 71 anni: ci lascia il leggendario compositore giapponese

Ryuichi Sakamoto è morto a 71 anni: ci lascia il leggendario compositore giapponese
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Il mondo del cinema e il mondo della musica piangono oggi uno dei loro più validi esponenti: pochi minuti fa è infatti stata diffusa la notizia della morte di Ryuichi Sakamoto, leggendario compositore giapponese che nel corso della sua lunga carriera ha avuto modo di comporre colonne sonore entrate di diritto nella storia del cinema.

Nonostante la notizia della morte del compositore sia stata ufficializzata solo in queste ore, la scomparsa di Sakamoto risale in realtà allo scorso 28 marzo: quasi una settimana dopo, è stato dunque il profilo Twitter ufficiale dell'artista ad annunciarne la morte con un post nel quale, a corredare una foto di Sakamoto, non leggiamo altro che le date di nascita e morte del musicista. Di lì a poco, un altro post ha reso note le cause della morte, avvenute a quanto pare per le conseguenze di un cancro diagnosticato durante il 2020.

Una carriera, quella di Sakamoto, che mosse i suoi primi passi nell'ambito del j-pop, del quale il nostro fu uno degli artisti seminali grazie alla sua Yellow Magic Orchestra; di lì a qualche anno l'interesse sempre più vivo per il mondo del cinema, che ha visto il compositore dar vita a colonne sonore immortali come quelle per L'Ultimo Imperatore (il film per il quale Bertolucci voleva Sean Connery gli valse un premio Oscar nel 1987), Il Tè nel Deserto, Piccolo Buddha e per il più recente Revenant. "Ha vissuto per la musica fino alla fine" si legge nel post pubblicato su Twitter dall'entourage di Sakamoto: inutile aggiungere altre parole.