Il rinvio di No Time to Die potrebbe costare più di 30 milioni a MGM

Il rinvio di No Time to Die potrebbe costare più di 30 milioni a MGM
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Come saprete, a causa del dilagare dell'emergenza del nuovo Coronavirus in Europa e nel mondo, MGM e Universal hanno deciso di comune accordo di rinviare l'uscita di No Time to Die, il venticinquesimo film della saga di James Bond, dalla sua originale uscita ad aprile al mese di novembre.

Secondo uno studio pubblicato dall'Hollywood Reporter, MGM "perderà probabilmente una cifra tra i 30 e i 50 milioni di dollari" come risultato di questo posticipo del film che adesso uscirà il 12 novembre nel Regno Unito e il 25 novembre negli Stati Uniti. Il rinvio arriva a poco più di un mese da quella che sarebbe dovuta essere l'uscita, il 9 aprile, e molte delle campagne pubblicitarie sono già state pagate, con THR che rende noto di come i "partner dello studio sono stati accomodanti".

A quanto pare, a causa della chiusura delle sale cinematografiche causa nuovo Coronavirus un po' in tutto il mondo, far uscire No Time to Die nella sua data originale avrebbe fatto perdere entrate per circa il 30% del totale stimato; con il fatto che si tratta dell'ultima interpretazione di Daniel Craig nei panni di James Bond, il film avrebbe avuto come obiettivo anche quello del miliardo di dollari al box-office internazionale, questo se non ci fosse stata l'emergenza sanitaria. Questo vuol dire che facendo uscire il film ad aprile, il film avrebbe incassato quasi certamente 300 milioni di dollari in meno sul totale stimato. Con l'uscita a novembre, ad emergenza quasi sicuramente debellata, l'obiettivo potrebbe tornare ad essere quello del miliardo.

Considerando che il budget di No Time to Die è simile a quello di Spectre, ovvero intorno ai 245 milioni di dollari, la scelta di rinviare il film a novembre non solo è prudente per gli investitori, ma anche molto saggia, considerando le sicure perdite al box-office.

La data italiana d'uscita del film sarà comunicata più avanti.