Ridley Scott: Alien 5 sarà "qualcosa di più di un sequel"

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Continuano le dichiarazioni di Ridley Scott sull'universo di Ripley e sui sequel di Prometheus. Stavolta il regista interviene sul quinto capitolo del franchise di Alien, diretto da Neill Blomkamp, svelando che si tratterà di "qualcosa di più di un sequel".

Cosa sarà esattamente Alien 5? Neill Blomkamp, che lo dirigerà, ha già dichiarato che il film si svolgerà dopo gli eventi narrati in Aliens di James Cameron (secondo capitolo della saga). In molti hanno dunque ipotizzato che il film possa ignorare totalmente gli eventi narrati in Alien 3 e Alien - La clonazione. Lo script di Alien 5 potrebbe dunque narrare una storia a partire da quanto narrato nei primi due capitoli (Alien di Ridley Scott e Aliens di James Cameron), i più amati della serie. Se così fosse, resterebbe comunque il nodo dell’età dei protagonisti, interpretati da attori che oggi sono molto più anziani rispetto a quando i primi due film sono usciti. Ancora non si sa nulla di definitivo ma oggi, in un podcast di Empire, Scott ha svelato alcuni dettagli e parlato di come allora avesse progettato Aliens prima che James Cameron prendesse le redini del progetto. "Sto producendo il film di Blomkamp” ha dichiarato, “E’ in cantiere con l’idea che esca dopo Alien: Paradise Lost (nuovo titolo del sequel di Prometheus ndr). Quello di Blomkamp è più collegato a Ripley, e sarà una storia narrata da un’angolazione diversa. E’ qualcosa di più di un sequel. Il mio invece (Alien: Paradise Lost, sequel di Prometheus) sarà una sorta di rientro dalla porta sul retro.” Per il film di Blomkamp, Scott parla di un'ambientazione "after after after". Che questo significhi che Alien 5 si svolgerà molti anni dopo gli eventi narrati in precedenza e che Sigurney Weaver possa dunque tornare a interpretare Ripley a 65 anni, è ancora da vedere. Parlando invece ancora dei sequel di Prometheus, Scott ha aggiunto che potrebbero andare a formare una trilogia. “Dopo questo ce ne sarà un altro, o forse due, prima che si arrivi a spiegare perché quella nave sia sbarcata (sul pianeta mostrato in Alien) e come sia arrivato il personaggio di Sigourney Weaver". Il regista afferma poi di voler continuare a tenere un ritmo di due film all’anno, cosa che in sostanza sta già facendo se consideriamo che ha completato Exodus: Dei e Re da undici mesi. Ha anche confessato che dopo Alien: Paradise Lost vorrebbe fare un film di piccole dimensioni, esattamente come si dedicò dopo Prometheus a The Counselor, girandolo in appena sette settimane. E se la testa di Michael Fassbender ritroverà un corpo su cui poggiare, Scott assicura: “Molto meglio. Ho avuto una gran bella idea in proposito, sarà fantastico. Ma dovrete aspettare”.