Richard E. Grant sulla segretezza della produzione di Star Wars: Episodio IX

Richard E. Grant sulla segretezza della produzione di Star Wars: Episodio IX
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Come abbiamo più volte ribadito su queste pagine, il nuovo lungometraggio ambientato nell’universo intergalattico creato da George Lucas rappresenterà l’ultimo appuntamento della saga incentrata sulla famiglia Skywalker. Irrimediabilmente, dunque, questo progetto ha assunto livelli di segretezza più che elevati, come ci ricorda lo stesso Grant.

Al fine di proteggere le molteplici rivelazioni contenute nela storia scritta da J.J. Abrams e Chris Terrio, la Lucasfilm ha utilizzato delle misure – definite da alcuni persino come drastiche – per prevenire una eventuale fuga pubblica di leak o di anticipazioni che andrebbero a rovinare l’effetto sorpresa. Sul punto è intervenuto anche Richard E. Grant, il quale in un’intervista pubblicata da Digital Spy ha così commentato i livelli di protezione dell’arco narrativo di Episodio IX:

È straordinario. Non ti consegnano una sceneggiatura. Devi recarti in una stanza in cui ci sono dei bodyguard fuori, telecamere a circuito chiuso, ed è stampato su pagine color cremisi in modo tale che tu non possa fotografarla. Ti tocca leggerla lì dentro e poi andar via”.

Questo metodo certamente faciliterà la sicurezza e la certezza che nessun dettaglio possa lasciare quella determinata stanza prima del rilascio della pellicola, ma certamente renderà più complicato la messa in scena sul set. In tal senso la Disney non si è persa d’animo e ha trovato molto semplicemente un modo per aggirare l’ostacolo menzionato:

Ti vengono consegnate le pagine nel giorno in cui lavori e devi firmarle all’inizio e alla fine. Sul set sono presenti gli addetti alla sicurezza. (…) A quanto pare sono dotati di droni che sorvolano i Pinewood Studios per cui fotografano quel che accade in basso e la gente che sta recitando”.

A dicembre dello scorso anno era intervenuto sull’argomento anche Mark Hamill (Luke Skywalker), il quale, in una chiacchierata concessa alla rivista Entertainment Weekly, ha comparato il livello di produzione attuale con quanto avveniva con Star Wars: Episodio IV – Una nuova speranza, conosciuto in Italia più comunemente come Guerre Stellari:

Adesso con tutti questi accordi di non divulgazione è tutto cambiato. Ricordo quando invece lessi il primo Star Wars e pensai fosse la cosa più goffa che avessi mai letto. Lo feci leggere persino al mio miglior amico e gli chiesi cosa ne pensasse e lui ‘È assurdo, assolutamente folle, posso farlo vedere a Meredith?’ e io ‘Certo, perché no?’ e tutti i miei amici così ne erano a conoscenza. Ovviamente all’epoca a nessuno fregava nulla. Adesso è come lavorare a un’operazione segreta di stampo governativo, quasi come essere della CIA. Ti mandano questi fogli di carta rosso scuro per indicarti le modifiche allo script a Praga che solo a leggerlo ti viene il mal di testa”.

Insomma, il copione in questi casi diventa una parte preziosa dei lavori, al punto che non può rimanere con l’attore oltre i tempi richiesti per imparare le proprie battute e i relativi movimenti nella scena che si va a girare.

Star Wars: Episodio IX, diretto dal visionario filmmaker J.J. Abrams, uscirà nelle sale cinematografiche di tutto il mondo a dicembre 2019. Nel montaggio finale del lungometraggio apparirà anche la compianta attrice Carrie Fisher grazie a materiale d’archivio registrato nei primi due capitoli della nuova trilogia. Tra le new entry ci sono Naomi Ackie, Keri Russell, Richard E. Grant, Matt Smith e Dominic Monaghan.