Rian Johnson torna a difendere Gli Ultimi Jedi, altre voci sui nuovi film di Star Wars

Rian Johnson torna a difendere Gli Ultimi Jedi, altre voci sui nuovi film di Star Wars
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Mentre John Campea parla di una possibile cancellazione per la trilogia di Rian Johnson da parte della Lucasfilm, il diretto interessato Rian Johnson torna a difendere il suo ultimo film, Star Wars: Episodio VIII - Gli Ultimi Jedi.

Il successo di critica e di botteghino ottenuto dal film ha aperto le porte della Lucasfilm al regista, nonostante una frangia di fan abbia iniziato fin dalla presentazione del film una vera e propria campagna diffamatoria - e in alcuni casi estremi, anche di odio e razzismo - nei confronti di Johnson, della pellicola e di alcune new entry del cast, Kelly Marie Tren in primis.

Disney ha recentemente annunciato le date di uscita per tre nuovi film di Star Wars - a dicembre 2022, dicembre 2024 e dicemebre 2026, ma attualmente oltre a voci di corridoio più o meno rumorose non ci sono ulteriori dettagli ufficiali al riguardo. Nello specifico: i tre film fanno riferimento alla trilogia di Rian Johnson oppure a quella di David Benioff e D.B. Weiss, creatori e showrunner di Game of Thrones?

Col silenzio della Lucasfilm sembra quasi che la compagnia stessa voglia scientemente alimentare le speculazioni, come suggerito dal corrispondente di ABC (network di proprietà della Disney, come Lucasfilm) Clayton Sandell nel suo tweet: "Noi abbiamo provato a chiedere, ma Lucasfilm non ha rivelato a quale trilogia facciano riferimento le date del 2022, del 2024 e del 2026", si legge senza troppi giri di parole nel post di Sandell, che vi riportiamo in calce all'articolo.

Adesso, come detto, Campea riferisce addirittura di una possibile cancellazione, chiarendo che secondo le sue fonti le date riguardino la trilogia di Weiss e Benioff. Anche in questo caso si tratta di rumor, rumor che però alimentano le speranze dei detrattori di Johnson, che non desiderano altro che vedere il loro odiato nemico giurato regista de Gli Ultimi Jedi andarsene per sempre dal franchise. Nel frattempo Johnson, che solo qualche settimana fa aveva dichiarato di essere ancora a lavoro sulla nuova trilogia di Star Wars, ha avuto l'ennesimo confronto con uno dei troll anti-Gli Ultimi Jedi.

Questa volta la questione ha riguardato la morte di Snoke:

"La mia idea è che, che si tratti del Re della Notte o di Snoke, se costruisci un eroe o un nemico non svilupparlo più è una scelta dozzinale. Se getti le basi per dei personaggi, SVILUPPALI. Farli fuori non è una mossa geniale per sorprendere gli spettatori."

La risposta di Johnson, evidentemente stufo ma apprezzabilmente non ancora privo di ironia, è stata, come vedete in calce: "Sì, sono d'accordo sul fatto che non dovresti uccidere un villain senza spiegare il loro AAAAAAAAAAAAAAAAUGH MAHDDEEEEEEEEEEEEEK." La scelta dell'immagine da pubblicare come accompagnamento al tweet non è casuale: mostra la morte dell'Imperatore Palpatine alla fine di Star Wars: Episodio VI - Il Ritorno dello Jedi, a sottolineare come simili scelte narrative (uccidere un villain senza sviluppare la sua storia, come è successo con Snoke o più recentemente il Re della Notte di Game of Thrones) sono state usate anche nei film che i fan anti-Gli Ultimi Jedi considerano sacri, come quelli della trilogia originale di Star Wars.

Tra l'altro, ci permettiamo di aggiungere che, nello stesso film del 1983, diretto da Richard Marquand e scritto da George Lucas e Lawrence Kasdan, veniva fatto fuori anche il cacciatore di taglie Boba Fett, non solo privo di un background ma personaggio costruito con appena un paio di battute, che però nel corso degli anni è diventato paradossalmente fra i più iconici e apprezzati della saga.

Insomma, niente di nuovo sotto il sole per i detrattori, la cui unica ragione di vita sembra essere diventata tormentare il regista sui social.

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