Resident Evil: The Final Chapter, la stuntwoman ferita vince la causa contro la produzione

Resident Evil: The Final Chapter, la stuntwoman ferita vince la causa contro la produzione
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Durante la produzione di Resident Evil: The Final Chapter, sesto e ultimo capitolo del franchise cinematografico con protagonista Milla Jovovich, la stuntwoman Olivia Jackson subì un grave infortunio che la lasciò in coma e le comportò l'amputazione di un braccio. Jackson fece causa alla produzione e ora un tribunale sudafricano le ha dato ragione.

L'acrobazia incriminata ha visto Olivia Jackson sostituirsi a Milla Jovovich in una sequenza in cui doveva guidare una motocicletta ad alta velocità verso il camion delle riprese. Il braccio meccanico regolabile non si alzò in tempo e Jackson andò a sbatterci. L'incidente finì per mandare Jackson in coma per 17 giorni, oltre a richiedere l'amputazione del braccio e causare diverse altre lesioni.

Olivia Jackson intentò una causa a Los Angeles lo scorso mese di settembre contro diverse parti coinvolte, tra cui il regista Paul W.S. Anderson, ma quella causa è stata poi ritirata. La sentenza in Sudafrica, dove si stavano svolgendo le riprese al momento dell'incidente, certifica la negligenza e la responsabilità della società sudafricana Bickers Actions SA.
Gli imputati sostenevano che la motocicletta di Olivia Jackson era la causa dell'incidente, ma il giudice ha respinto questa tesi.
Jackson ha spiegato che all'ultimo momento sono state apportate delle modifiche non concordate che hanno causato l'incidente. Il giudice ha quindi stabilito che Olivia Jackson non si era assunta volontariamente il rischio della controfigura.
Inoltre l'assicurazione che copriva la produzione era insufficiente a coprire i danni causati alla donna.
Olivia Jackson aveva citato in giudizio la produzione a settembre. Per quanto riguarda il franchise, Milla Jovovich non conosce i piani per il reboot di Resident Evil.