La regista di The Rhythm Section spiega perché Blake Lively non sarà "James Bond donna"

La regista di The Rhythm Section spiega perché Blake Lively non sarà 'James Bond donna'
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Come ci ricorda il trailer di The Rhythm Section, il nuovo film con protagonista Blake Lively e diretto da Reed Morano arriverà nelle sale cinematografiche il 31 gennaio. Data la natura della pellicola, un thriller spionistico, non sono mancati i paragoni a James Bond, ma la regista ha voluto rimarcare l'originalità del prodotto.

Il fatto che nella produzione di The Rhythm Section ci sia Barbara Broccoli, la quale con la sua famiglia figura tra i produttori storici dei film di James Bond, ha portato infatti diverse persone a pensare che ci sarebbe potuti ritrovare di fronte a una sorta di 007 donna.

Ma Stephanie Patrick (la protagonista interpretata da Lively) è un personaggio totalmente nuovo e indipendente dall'iconico agente segreto con licenza di uccidere. "Volevo davvero vedere una donna in cui ci si può identificare, non una sorta di Barbie su tacchi a spillo con la quale nessuna donna può immedesimarsi" ha raccontato Morano a Variety. "A livello pratico, se sei un'assassina, non vai sempre in giro in tacchi e minigonna. Come fai a fare quel che devi fare?", ha detto ridendo.

La regista ha poi spiegato perché nella sua ottica non è il massimo proporre un film simil-James Bond, affidarlo a delle donne e pensare di aver fatto dei passi in avanti in termini di equità. "Darci un James Bond donna sembra un premio di consolazione", ha raccontato Morano. "Perché non possiamo fare nuovi film con delle donne per protagoniste? Lasciamo che le donne abbiano la propria personalità. James Bond è James Bond. Non dovremmo avere soltanto un film con protagonista una donna ogni venti anni, con tutti che dicono 'Ecco, questo è tutto quello che potete ottenere'".

Lively, invece, si è soffermata sulla ventata di aria fresca che si può portare al genere: "ci sono i produttori di Bond, ma ci sono anche femminilità e umanità", ha raccontato l'attrice. "C'è emotività. Le sue emozioni emergono in modi che non si vedono spesso in film con al centro un uomo. Non ho mai visto un uomo gridare durante tutto un inseguimento in auto perché è terrorizzato. E cosa c'è di onesto in questo?"

L'attrice ha poi concluso: "Gli uomini hanno raccontato alcune delle storie più belle che ho visto riguardo le donne. Ma a volte hai la sensazione che vogliono renderle piacevoli o vogliono essere sicuri che siano forti o che sembrino attraenti. Sono preoccupati di queste cose perché non sono mai stati una donna".

Se non l'avete ancora vista, vi rimandiamo alla prima clip di The Rhythm Section, dedicata proprio all'inseguimento citato da Reed Morano.