Per il regista James Mangold, Le Mans '66 non è soltanto un film d'azione

Per il regista James Mangold, Le Mans '66 non è soltanto un film d'azione
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Le Mans '66 - La Grande Sfida, appena arrivato al cinema e che promette un grande risultato al box office, è stato definito un ritorno al passato, un film che ricorda la Hollywood più classica. Secondo il regista James Mangold, questo approccio è servito a evitare le insidie del cinema ad alto budget.

"Sento che i film d'azione, i film grandi o muscolari, sono arrivati a essere senza pathos, o comunque quasi per niente drammatici" ha detto il regista. "I personaggi, sempre più spesso, hanno solo tre o quattro minuti sullo schermo per impostare il loro problema e risolverlo, e per di più c'è un sovraccarico sensoriale tale che lo spettatore non riesce a entrare in intimità con loro perché è troppo confuso per farlo."

Di conseguenza, Mangold ha fatto di tutto per realizzare un film che "anche senza le scene d'azione fosse bello come qualsiasi film drammatico. Volevo che le parti interlocutorie del film fossero buone come quelle di qualsiasi altro film. Perché è quello che manca."

Naturalmente in un film come Le Mans '66 non poteva mancare l'attenzione per le scene più dinamiche, ma anche in quel caso il regista ha optato per affidarsi a riprese dal vero, evitando il più possibile il "freddo" green screen. "Stiamo cercando di farti essere lì, nel mezzo della corsa, ma non vogliamo nemmeno esagerare. C'è una sorta di sfinimento nell'avere a che fare con film eccessivamente rumorosi e aggressivi. Voglio che il pubblico lo senta, ma ci deve essere dell'altro che si è un po' perso, perché nei film con budget più alti quando la storia non funziona si cerca solo di alzare i decibel."

Vedremo allora quale sarà la reazione del pubblico a Le Mans '66 - La Grande Sfida, film impreziosito anche dalla presenza di due attori come Christian Bale e Matt Demon.