La regina degli scacchi, Netflix denunciata da campionessa di scacchi: "Commenti sessisti"

La regina degli scacchi, Netflix denunciata da campionessa di scacchi: 'Commenti sessisti'
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Mentre La regina degli scacchi fa piazza pulita agli Emmy, una vera campionessa di scacchi ha denunciato Netflix per commenti sessisti contenuti all'interno della serie con protagonista Anya Taylor-Joy.

Secondo quanto segnalato dal The Hollywood Reporter, Nona Gaprindashvili ha fatto causa a Netflix per una battuta su di lei presente in uno degli episodi dello show: la Gaprindashvili era uno dei migliori giocatori di scacchi del mondo negli anni '70 e La regina degli scacchi la menziona per nome nell'episodio finale, quando un commentatore parla del personaggio di Taylor-Joy, Beth Harmon, che invece è immaginario. "C'è Nona Gaprindashvili, ma è la campionessa mondiale femminile e non ha mai affrontato uomini", dice il commentatore.

Stando alla causa intentata da Nona Gaprindashvili, "l'accusa che Gaprindashvili 'non ha mai affrontato uomini' è manifestamente falsa, oltre ad essere grossolanamente sessista e sminuente". La Gaprindashvili sostiene che nel 1968 si era scontrata con almeno 59 uomini, inclusi 10 grandi maestri. "Netflix ha mentito sfacciatamente e deliberatamente sui successi di Gaprindashvili allo scopo di aumentare cinicamente la carica drammatica della storia, facendo sembrare che il suo eroe immaginario sia riuscito a fare ciò che nessun'altra donna, inclusa Gaprindashvili, aveva mai fatto." Inoltre, un'altra informazione sbagliata contenuta nella serie serie è la nazionalità di Nona Gaprindashvili, descritta come russa. "E, oltre al danno, anche la beffa", si legge nella causa. "Netflix ha descritto la Gaprindashvili come una russa, nonostante sia di nazionalità georgiana: i georgiani avevano sofferto sotto la dominazione russa quando facevano parte dell'Unione Sovietica, sono stati poi vittime e sono stati invasi dalla Russia", aggiunge la causa.

Per altre letture sulla serie, scoprite qual è la scena preferita de La regina degli scacchi di Anya Taylor-Joy.