A Quiet Place ma non solo: 7 volte in cui l'horror ha incontrato la fantascienza

A Quiet Place ma non solo: 7 volte in cui l'horror ha incontrato la fantascienza
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È un horror, ma ci sono gli alieni. Questa, insieme alla pellicola pressoché muta, sono due delle grandi intuizioni della saga di A Quiet Place di John Krasinski. Ma se parliamo di contaminazione di generi, i film con Emily Blunt non sono i primi né saranno gli ultimi a unire fantascienza e horror. Ecco 7 grandi cult nella storia del cinema.

Il panorama dell’horror sta subendo un vero e proprio revival, soprattutto per quanto riguarda le sue istanze più sperimentali. Da un lato abbiamo l’horror politico Antlers di Guillermo Del Toro alla produzione, che ragiona sul decadimento delle piccole comunità USA. Dall’altro i discorsi metacinematografici di Scream 5, che ha citato pressoché ogni grande titolo dell’horror di recente uscita e non. Forse anche qualcuno in questa raccolta di film fra due b-genres che, però, hanno fatto la storia.

Cloverfield: Film del 2008 diretto dal Matt Reeves di The Batman, primo della trilogia sempre più fantascientifica dei Cloverfield, questo film sperimenta tutte le possibilità del cosiddetto “filmato ritrovato”, vale a dire una gigantesca ripresa in mockumentary che mostri in presa diretta gli ultimi istanti di vita di un gruppo di ragazzi sconvolti da un’invasione aliena a New York.

Killer Klowns from Outer Space: Cosa succede se si prende il trio degli sconosciuti Fratelli Chiodo e dopo averli fatti lavorare agli effetti speciali dell’altro horror-sci-fi Critters, gli si permette di girare nel 1988 un film in cui gli alieni arrivano sulla terra travestiti da clown itineranti, così da imprigionare gli umani quando sono al circo? Nascono i cult.

Specie mortale: Film del 1995 diretto da Roger Donaldson con protagonisti Marg Helgenberger, Alfred Molina e Forest Whitaker, questa atipica invasione aliena si presenta sotto forma di segnale radio, che fornisce agli scienziati terrestri il progetto di un futuristico ibrido non-umano. Inutile dirlo, gli scienziati lo mettono in cantiere, creando una formidabile Cavallo di Troia alieno.

Blob – Il fluido che ti uccide: Remake del 1988 del famosissimo cult fra gli horror campy del 1958, questo film diretto da Chuck Russell riporta sulla terra il terribile ammasso gelatinoso di provenienza aliena che, inglobando tutto ciò che incontra, finisce per dissolverlo nel suo stesso corpo. Un classico.

Annientamento: Tratto dal famosissimo primo capitolo della Trilogia dell’Area X di James VanderMeer, il film del 2018 è un adattamento di un altro grande genio della fantascienza, Alex Garland, che con una sola doppietta di film (Ex Machina) si è già imposto come ottimo cineasta. Qui è Natalie Portman a indagare su una contaminazione aliena che si espande a macchia d’olio.

La cosa: Sottolineamo, quella del 1982, non si scherza su queste cose. C’è stato il remake nel 2011, ma l’unico vero The Thing è quello di John Carpenter con protagonista Kurt Russell, coppia che scoppia. Forse il più grande cult del genere: una stazione in mezzo ai ghiacci viene presa d’assalto da un alieno che si sostituisce alle persone.

L’invasione degli ultracorpi: Forse il capostipite di tutto il genere, questo film del 1956 di Don Siegel è una vera leggenda che, calata in pieni Anni ’50, ne interpreta le più grandi inquietudini sullo spazio profondo. Cosa succede se, infatti, una piccola comunità americana non è più quello che sembra, perché dei baccelli alieni si sostituiscono agli umani? Non ci si può fidare di nessuno.

Quanti di questi b-cult avete visto? Ditecelo nei commenti!